L’Università degli Studi e il Politecnico di Torino hanno accolto nell’ultimo anno accademico 100mila studenti, di cui più di un quinto da fuori Piemonte e il 10% stranieri. Un’utenza che ha bisogno di residenze, spazi per lo studio e per il tempo libero, servizi di mobilità, cultura, sport. Torino s’interroga su questa mutazione e guarda alla “città universitaria” come a una opportunità di sviluppo e ha individuato sette ambiti territoriali come luoghi per future sedi universitarie.
Nel disegno del territorio, quale ruolo gioca o dovrebbe giocare la pianificazione e la qualità del progetto? Quali sono i servizi necessari e i criteri da adottare per la localizzazione? E inoltre quali sono le ricadute di questo fenomeno? Siamo di fronte ad un nuovo cambiamento di identità per Torino?
Questi interrogativi saranno lo spunto della riflessione che sarà condotta giovedì 10 novembre alle 18 al Circolo dei Lettori: è il terzo appuntamento del ciclo dell’Ordine degli Architetti di Torino Occasioni Urbane che, dopo aver discusso di patrimonio edilizio abbandonato e di periferie, si dedica ora alle strutture universitarie con l’incontro dal titolo Verso una città universitaria: residenze, sport, cultura.
Interverranno:
Marco Aimetti, Presidente dell’Ordine degli Architetti di Torino
Stefano Lo Russo, Assessore Politiche Urbanistiche
Gianmaria Ajani, Rettore Università degli Studi di Torino
Marco Gilli, Rettore Politecnico di Torino
Introduce e modera Luca Gibello, direttore de Il Giornale dell’Architettura.
Seguendo il format ormai consueto di Occasioni Urbane, anche questo incontro sarà introdotto da una video istruttoria che ha l’obiettivo di fornire ai relatori e al pubblico una base conoscitiva comune e sollevare alcune questioni per la discussione. Per l’occasione sono state scelte due recenti realizzazioni universitarie, quali casi emblematici di un processo più ampio: il Campus Luigi Einaudi e la Cittadella del Design e della Mobilità Sostenibile.