di Mauro Gentile
Potrebbero mandare presto in pensione smartphone, tablet e altri congegni elettronici oggi ritenuti all’avanguardia ma che hanno il difetto, se così si può dire, di non poter essere portati come un capo o un accessorio d’abbigliamento e di aver ancora bisogno del tocco della mano per funzionare.
Sono i wearable devices, dispositivi indossabili di alta tecnologia che consentono di inviare mail, telefonare, interloquire attraverso i social netwok, mandare messaggi e altro ancora. Insomma, la tecnologia che sposa la moda, legando il futuro del fashion alla connettività.
Fantascienza? Nient’affatto. Diverse aziende stanno infatti già iniziando a produrre anelli, collane, braccialetti, orologi e altri oggetti hi-tech da copertina nelle riviste di moda e, tra un paio di settimane, Torino sarà sede della prima fiera dedicata proprio alle tecnologie indossabili.
Nelle giornate del 20 e del 21 novembre, i padiglioni di Lingotto Fiere ospiteranno infatti il Wearable Tech Torino, che è patrocinato dalla Città di Torino e potrà essere visitato gratuitamente. L’idea di organizzare il WTT è nata da un gruppo di giovani dello JEToP, associazione studentesca non-profit del Politecnico di Torino, per far conoscere al pubblico i dispositivi indossabili e di offrire un’opportunità di crescita e di innovazione dell’imprenditoria tecnologica italiana.
La fiera sarà anticipata da un’hackathon in programma il 14 e 15 novembre presso l’I3P, Incubatore di Imprese Innovative del Politecnico di Torino. Si tratta di una competizione per programmatori, maker ed appassionati, dedicata alle tecnologie indossabili e mirata allo sviluppo di nuovi paradigmi nel settore wearable, sia in campo software, sviluppando su Android Wear, sia creando nuove tipologie di dispositivi indossabili.
Chissà che magari, tra non troppo tempo, si vedrà Iron Man o qualche altro personaggio che deve i suoi super poteri alla tecnologia di ciò che indossa, passare dai fumetti della Marvel alle passerelle della moda.