Alla dispersione scolastica ci pensa Sam

di Mariella Continisio

E’ stato firmato questa mattina il protocollo d’intesa del nuovo Provaci ancora, Sam!, il progetto che promuove il successo formativo e contrasta la dispersione scolastica.

L’accordo – sottoscritto da Città di Torino, Ufficio Scolastico Regionale per il Piemonte, Compagnia di San Paolo con la Fondazione per la Scuola e l’Ufficio Pio –  prevede un rinnovato investimento di risorse umane ed economiche per oltre 1 milione di euro. Una collaborazione interistituzionale che da quasi 25 anni unisce pubblico e privato ed ha evitato 8mila abbandoni.

In Italia il 17% dei ragazzi tra i 18 e i 24 anni non hanno conseguito il diploma ma solo la licenza media, in Piemonte sono il 15%. Si registra anche un abbandono nel corso dei tre anni della scuola media in un percentuale pari allo 0,2%.  Il progetto ha permesso dal 1992 di recuperare 2.300 ‘dispersi’ e di evitare che altri 5-6mila ragazzi lasciassero la scuola.

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“Non ci sono altri posti in Italia dove si fanno interventi come questo, un bell’esempio di collaborazione tra pubblico e privato. Forse ci vorrebbe una regia nazionale” ha spiegato Marco Rossi Doria, referente scientifico della Fondazione per la scuola della Compagnia di San Paolo.

Il Progetto si divide in due ambiti d’intervento: prevenzione primaria e  prevenzione secondaria. La prima si rivolge alle allieve e agli allievi che frequentano le classi quarte e quinte della scuola elementare e quelle della scuola media. Gli interventi previsti dal progetto per i prossimi tre anni partiranno già dalla quarta elementare e non più dalla prima media coinvolgendo 31 scuole, 20 organizzazioni territoriali per un totale di 2800 studenti torinesi.

La prevenzione secondaria è indirizzata ai ragazzi ultra quattordicenni che hanno difficoltà di inserimento scolastico dovute a problematiche sociali e sono a elevato rischio di dispersione e a coloro hanno interrotto il percorso di studi, pur non avendo ancora conseguito la licenza media. Il progetto coinvolgerà 160 ragazze e ragazzi.

“E’ un’azione interistituzionale che negli anni ha rappresentato un aiuto importante per le scuole e le famiglie e che oggi rilancia l’impegno con un importante investimento di risorse umane ed economiche” ha sottolineato il sindaco Piero Fassino.

“E’ un progetto integrato tra pubblico e privato che ha una dimensione sociale perché tiene insieme la scuola e il territorio e questo ha dato maggiore efficacia all’iniziativa” ha spiegato Mariagrazia Pellerino, assessora alle Politiche educative della Città.