di Luisa Cicero
La collezione di opere luminose di Luci d’Artista – progetto della Città di Torino realizzato da Teatro Regio e IREN Servizi e Innovazione, con il sostegno di IREN, Compagnia di San Paolo e Fondazione CRT – vede rappresentati artisti italiani (molti dei quali torinesi) e internazionali.
Sabato 31 ottobre, con un Défilé creato da Torinodanza/Teatro Stabile di Torino – Teatro Nazionale e dalla Biennale de la Danse de Lyon nel 2014 – con il sostegno di Compagnia di San Paolo – si inaugura la XVIII^ edizione di Luci d’Artista (31 ottobre 2015 – 10 gennaio 2016), evento di punta della Città all’interno del programma di ContemporaryArt Torino Piemonte che, rinnovandosi ogni anno, continua ad accrescere il ruolo di spicco di Torino nell’arte contemporanea.
Partendo alle 18.30 da piazza Palazzo di Città, 120 danzatori di varie scuole del Piemonte e 35 musicisti dell’Unione Musicale Condovese sfileranno fino in piazza San Carlo (passando per via Garibaldi, piazza Castello e via Roma). La versione ridotta del Défilé è curata da Elena Rolla sulla base della coreografia originale di Denis Plassard, con marionette ideate da Emilie Valantin. Peculiarità della rassegna, giunta alla diciottesima edizione, è mettere in mostra opere che interagiscono con gli spazi pubblici – vie e piazze di Torino – con allestimenti d’arte realizzati utilizzando l’elemento luce come mezzo di espressione. Le installazioni, riconosciute in tutto il mondo, sono diventate un importante simbolo della città.
L’edizione 2015/16 – che conta 25 installazioni, di cui 20 appartenenti alla collezione di Luci d’Artista – è caratterizzata da:
- una nuova opera Migrazione (Climate change) dell’artista Piero GILARDI in Galleria Subalpina, realizzata grazie al contributo della Fondazione CRT,
- 13 Luci temporanee della collezione,
- 6 lavori permanenti,
- Mosaico di Enrica BORGHI (via Montebello e via Verdi) e Il Mito di Nello FERRIGNO (via San Francesco d’Assisi) provenienti dalla Città di Salerno,
- altri tre progetti, Mattang Lucente. La rete celeste di Gaia – ideato da Ugo Locatelli per la curatela scientifica INAF–Istituto Nazionale di Astrofisica, Mariateresa Crosta e Davide Groppi per il lighting design – piazza (piazza Castello), Mai visti e Altre storie di ARTECO e Atelier dell’Errore (piazza IV marzo) e Lumen Flumen a cura dell’Associazione Culturale Nomen Omen (facciata del Palazzo Servizi Sociali, Lungo Dora Savona).
Le opere della collezione che si potranno ammirare quest’anno sono: Vele di Natale di Vasco ARE in via Lagrange; Ancora una volta di Valerio BERRUTI in via Accademia delle Scienze; Palle di neve di Enrica BORGHI in via Carlo Alberto; Volo su… di Francesco CASORATI in via Pietro Micca e via Cernaia; Regno dei fiori: nido cosmico di tutte le anime di Nicola DE MARIA in piazza San Carlo; Giardino Verticale, Giardino Barocco, Come se a Torino ci fosse il mare e La Maschera di Richi FERRERO in via Alfieri 6-Palazzo Valperga Galleani; L’energia che unisce si espande nel blu di Marco GASTINI in Galleria Umberto I (Porta Palazzo); Planetario di Carmelo GIAMMELLO in via Roma; Migrazione – Piero GILARDI (nuova opera) in Galleria Subalpina; Illuminated Benches di Jeppe HEIN in piazza Carignano; Piccoli Spiriti Blu di Rebecca HORN al Monte dei Cappuccini; Cultura=Capitale di Alfredo JAAR in piazza Carlo Alberto 3 (facciata Biblioteca Nazionale); Luì e l’arte di andare nel bosco di Luigi MAINOLFI in via Garibaldi; Il volo dei numeri di Mario MERZ sulla cupola della Mole Antonelliana; Vento solare di Luigi NERVO Porta Palatina; L’amore non fa rumore di Domenico Luca PANNOLI in piazza Bodoni; Palomar di Giulio PAOLINI in via Po; Amare le differenze di Michelangelo PISTOLETTO sull’Antica Tettoia dell’Orologio a Porta Palazzo; My noon di Tobias REHBERGER in piazza Palazzo di Città (accesa tutto il 2015 in omaggio al gemellaggio “Torino incontra Berlino”) e Luce fontana ruota di Gilberto ZORIO al Laghetto Italia ’61.
La novità di questa edizione è l’opera Migrazione (Climate change) dell’artista torinese Piero GILARDI, direttore artistico del PAV, Centro sperimentale d’arte contemporanea, realizzata grazie al contributo della Fondazione CRT. Il progetto si riferisce alle grandi migrazioni animali causate dal riscaldamento globale. Nell’installazione è rappresentato uno stormo di pellicani che migra in volo alla ricerca di climi più freschi. Sono disegnate 12 sagome di pellicani sospesi all’interno della Galleria. Nell’ambito del progetto Luci d’Artista sono ospitate 2 opere della Città di Salerno: Mosaico di Enrica BORGHI – l’opera è già stata ospitata con grande successo a Torino durante l’edizione 2009/2010 in via Montebello e via Verdi; Il Mito di Nello FERRIGNO in via San Francesco D’Assisi.
Altre opre di luce saranno accese nel centro città: Mattang Lucente.La rete celeste di Gaia – ideato da Ugo Locatelli per la curatela scientifica INAF–Istituto Nazionale di Astrofisica, Mariateresa Crosta e Davide Groppi per il lighting design – in piazza Castello. E’ la ricostruzione luminosa di un antico “Mattang” polinesiano, una mappa in bambù dei sistemi di onde, correnti marine e venti. Metafora della navigazione esplorativa aperta, richiama il concetto della mappatura relativistica della nostra Galassia attraverso la luce stellare che la rivoluzionaria missione europea Gaia sta effettuando nello spazio. Torino detiene la leadership della partecipazione italiana che vede coinvolti diversi tra i più prestigiosi, osservatori astronomici dell’INAF e ALTEC.
Mai visti e Altre storie di ARTECO e Atelier dell’Errore – Progetto di valorizzazione dell’arte irregolare in piazza
IV marzo – Una serie di insegne luminose bifacciali che popolano la piazza di animali rari e meravigliosi; un Bestiario di luce realizzato dall’Atelier dell’Errore, laboratorio di Arti Visive per la Neuropsichiatria Infantile, ideato e condotto da Luca Santiago Mora, dove si disegnano solo animali, dove il contrario di ‘guardare’ è ‘vedere’ e il contrario di ‘normale’ è ‘speciale’. Per gentile concessione di Fondazione MAI di Sospiro (CR). www.associazionearteco.it www.atelierdellerrore.org
Lumen Flumen (17 dicembre 2015 – 31 gennaio 2016) – Guizzi di luce sollecitano l’attenzione del passante ai luoghi e testimoniano la necessità di costruire un territorio migliore. Uno scorcio bellissimo che ha stimolato la fantasia dei giovani artisti torinesi che hanno dato corpo a questa settima edizione di Lumen Flumen. A cura dell’Associazione Culturale Nomen Omen. Sulla facciata del Palazzo Servizi Sociali, Circoscrizione 7 – lungo Dora Savona.
A Great Symphony for Torino è un progetto realizzato da Associazione Situazione Xplosiva per il British Council. Confermato nella terza edizione il coinvolgimento di Hyperdub – la prestigiosa etichetta di musica contemporanea inglese – e del suo fondatore Steve Goodman aka Kode9, direttore artistico dell’iniziativa. Quindici composizioni di giovani artisti danno vita ad una colonna sonora unica che abbraccia luoghi di interesse culturale e urbanistico della città, dialogando in 9 postazioni con le installazioni di Luci d’Artista. Ogni brano sarà associato a un totem e ascoltabile fotografando con smartphone o tablet il QR Code, dando vita a un’esperienza musicale di “realtà aumentata”, riproducibile anche dal sito ufficiale http://agreatsymphony.net arricchito con fotografie a 360° delle location. Il progetto è anche il tema del panel C2C & British Council – Progettare con la musica / focus on A Great Symphony (giovedì 5 novembre dalle 17 all’AC Hotel – via Bisalta 11, Torino) nel programma di Club To Club Symposium. Dal 5 al 7 novembre visite guidate ai Totem (info e prenotazioni www.clubtoclub.it)