di Mauro Gentile
Cento anni della storia di Torino, dalla nascita della città capitale dell’industria alle recenti grandi trasformazioni urbanistiche, condensate in breve filmato per dare il benvenuto del capoluogo piemontese agli amministratori locali che, da oggi a venerdì, si confronteranno nei diversi tavoli della XXXII Assemblea annuale dell’Anci. È iniziato così il grande appuntamento dell’associazione dei Comuni italiani. Immagini della città tra i saluti istituzionali di Enzo Bianco, sindaco di Catania e presidente del consiglio nazionale Anci, Andrea Ballarè, sindaco di Novara e presidente Anci Piemonte, Mauro Laus presidente del Consiglio regionale del Piemonte, e che hanno preceduto l’intervento del sindaco di Torino e presidente nazionale dell’Anci, Piero Fassino.
“I sindaci – ha ricordato Fassino – sono la figura istituzionale che raccoglie maggiore fiducia nell’opinione pubblica. Proprio questi anni di spending review e riduzione risorse ai Comuni hanno messo in evidenza il loro fondamentale ruolo. Ottomila primi cittadini d’Italia e 100mila amministratori locali hanno garantito che rigore e austerità non compromettessero i servizi essenziali per i cittadini”.
Il sindaco ha ricordato che i comuni italiani hanno contribuito al risanamento dei conti pubblici per oltre 18 miliardi di euro negli ultimi otto anni. “Dopo anni di crisi l’Italia sta conoscendo una dinamica economica di ripresa – ha detto Fassino – uno scenario cui si accompagna un quadro di riforme politiche e sociali che segnano una ambiziosa stagione di modernizzazione del paese”.
Fassino ha poi affrontato il nodo della legge di stabilità: “È ispirata a un approccio nuovo: non si affida più al solo contenimento della spesa, si punta invece a misure espansive che stimolino gli investimenti, sostengano la domanda e il potere d’acquisto, dinamizzino il mercato del lavoro”.
“È cruciale la questione della legalità nella pubblica amministrazione – ha aggiunto il presidente Anci – che continua a occupare le cronache dei giornali, con episodi che accrescono la sfiducia dei cittadini nelle istituzioni. Consideriamo una nostra priorità agire per riaffermare legalità e trasparenza in ogni atto della nostra amministrazione”.
Infine, Fassino ha chiesto di “mettere effettivamente le Città metropolitane nelle condizioni di essere motori di sviluppo e non una copia delle vecchie province”.
Sono intervenuti anche il ministro dell’Interno Angelino Alfano e il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Graziano Delrio.
Il ministro dell’Interno Angelino Alfano ha proposto un “grande patto per il territorio” in tema di sicurezza, servizi ai cittadini, immigrazione e legalità. “Il Comune è il grande portale dei servizi pubblici – ha sostenuto il ministro – l’home page dello Stato. E spetta allo Stato fare in modo che questi servizi vengano resi nel modo più efficiente possibile”. Alfano ha anche detto che la sicurezza è “la grande sfida da vincere insieme, stato centrale ed enti locali. Oggi c’è un’asimmetria tra realtà e percezione: i dati sui reati calano e questo non viene colto dall’opinione pubblica. Anche per questa ragione si è deciso insieme ad Anci di lavorare a una legge sulla sicurezza urbana”