di Mariella Continisio
La sicurezza degli alimenti, la qualità della ristorazione scolastica e la sostenibilità ambientale: sono stati questi i temi affrontati questa mattina durante la presentazione dei dati sui controlli effettuati nelle scuole torinesi dalla Città e dall’Istituto Zooprofilattico Sperimentale del Piemonte Liguria e Valle d’Aosta.
All’incontro hanno partecipato Mariagrazia Pellerino, assessora alle Politiche educative della Città di Torino, Maria Caramelli, direttore generale f.f. dell’Istituto Zooprofilattico Sperimentale Piemonte, Liguria e Valle d’Aosta, Vincenzo Gerbi docente al Dipartimento di Scienze agrarie e veterinarie dell’Università di Torino e Guido Cerrato della Camera di Commercio di Torino.
La Città di Torino eroga circa 46mila pasti al giorno (7 milioni e 600mila annui) ai bambini di nidi, scuole dell’infanzia e primarie e ai ragazzi delle scuole secondarie di I grado, distribuiti su 320 plessi scolastici. Il Servizio di Ristorazione Scolastica fornisce, ogni giorno, menù alternativi: 5mila e 400 per ragioni etico-religiose e mille e 600 legati a diete speciali per quanti hanno patologie legate all’alimentazione.
L’Istituto Zooprofilattico da settembre 2014 a giugno 2015 ha realizzato oltre 1.450 analisi su circa 280 campioni alimentari e ambientali. L’analisi di laboratorio sono state eseguite con il duplice scopo di verificare l’assenza di microrganismi patogeni (oltre 400 analisi) e di valutare la quantità di batteri indicatori di qualità igienica degli alimenti e delle superfici a contatto con gli stessi (oltre 1000 analisi).
Il Comune di Torino, da tempo, ha sottoscritto una convenzione con il Laboratorio Chimico camerale per la gestione dei controlli e dal giugno 2014 si è aggiunto l’Istituto Zooprofilattico. Insieme offrono un servizio di assistenza oltre al Comune anche ad altre Pubbliche Amministrazioni attraverso attività certificate e analisi accreditate, garantendo così alti standard qualitativi.
L’accordo prevede numerosi servizi realizzati nel corso dell’anno scolastico: dagli audit per la verifica dell’autocontrollo aziendale e del rispetto del capitolato d’appalto – sia presso i centri di cottura delle aziende di ristorazione, sia presso le scuole – ai controlli analitici attraverso il prelievo di campioni su prodotti/derrate alimentari.
Inoltre nell’anno scolastico 2015/16 l’Assessorato alle Politiche educative, guidato da Mariagrazia Pellerino, ha affiancato all’attività di controllo svolta da anni dal Laboratorio Chimico della Camera di Commercio di Torino quella del Dipartimento di Scienze agrarie e veterinarie dell’Università di Torino.
Nell’anno scolastico 2014/15 il Servizio di Ristorazione Scolastica ha effettuato 215 controlli nelle scuole del preobbligo (nidi e scuole dell’infanzia), 195 nelle scuole dell’obbligo (elementari e medie) e 40 nei centri di cottura, per un totale di 450 verifiche.
“In questi quattro anni – ha sottolineato Pellerino – abbiamo fatto un grande lavoro sulla ristorazione scolastica: introdotto la filiera corta, la stagionalità degli alimenti, avviato un percorso di educazione alimentare nelle scuole che ha portato i bambini a scrivere un menu per tutti i loro compagni, tanto che il 50% delle pietanze consumate nei refettori sono preparate tenendo conto dei loro gusti, con un occhio attento alla salute. E ancora sostituito le stoviglie di plastica con altre lavabili, utilizzato l’acqua della Smat riducendo del 92% le emissioi di CO2”. “Un percorso di qualità legato all’economia del territorio – ha continuato l’assesssora -. E’ notizia di questi giorni l’apertura di un allevamento avicolo e di due nuovi forni per rispondere alle nostre richieste. E poi abbiamo attuato misure per garantire la sicurezza, con controlli puntuali e quotidiani. Per questo ci siamo rivolti a soggetti autorevoli come il Laboratorio Chimico della Camera di Commercio, l’Istituto Zooprofilattico e l’Università di Torino”.
“I cittadini hanno il diritto di non ammalarsi mangiando – ha spiegato Caramelli – . Un principio che vale soprattutto per i bambini, la fascia più esposta perchè i batteri possono causare problemi seri. Ci sono microrganismi patogeni, di cui non abbiamo riscontrato la presenza nelle nostre analisi e batteri indicatori di qualità igienica degli alimenti e delle superfici con cui sono a contatto. Si tratta di batteri sentinella che ci aiutano a capire se c’è una possibilità di rischio o se si è verificata qualche anomalia nel processo produttivo. Si sottolinea tuttavia, la necessità di una continua attenzione alle buone pratiche igieniche, considerata la complessità del processo di ristorazione collettiva scolastica”. Il direttore dell’Istituto Zooprofilattico ha evidenziato l’importanza della sostituzione delle stoviglie di plastica: “Si evita il rischio del trasferimento di sostanze chimiche pericolose dal materiale a contatto con gli alimenti (contenitori) al cibo”.