di Mariella Contisio
Centonovantadue recite (10% in più dello scorso anno), 72 dei quali in scena la sera e la domenica pomeriggio, 119 al mattino per le scuole. Si racchiude in queste cifre il programma 2015/16 della Casa Teatro Ragazzi e Giovani che quest’anno presenterà al suo pubblico spettacoli italiani e stranieri “con una serie di scelte coraggiose che intendono rinnovare nella continuità e rilanciare uno degli spazi teatrali più importanti di Torino” sostengono gli organizzatori.
E proprio il tema del coraggio attraverserà tutte le opere presenti nel ricco cartellone. La stagione sarà inaugurata sabato 24 ottobre alle 21 con KNUP, una performance – di e con Luigi Rignanese & le Quatuoraconte – in cui il teatro incontra la musica dal vivo. Si tratta di uno degli spettacoli provenienti da Belgio, Germania, Spagna e Francia che andranno in scena al TRG diventato un punto di riferimento internazionale della Città.
Un programma che spazia dai Focus che propongono incontri, dibattiti e mostre su vari temi come l’orientamento sessuale e l’identità di genere, il capitale umano, i conflitti mondiali, il bullismo, l’inclusione e la legalità, alla rassegna For Young dedicata agli adolescenti con spettacoli che affrontano argomenti forti e storie avventurose che toccano l’amore, la giustizia, la libertà, la pazzia e la morte.
Protagoniste di questa edizione saranno le nuove produzioni e quelle di repertorio della Fondazione TRG onlus, Centro di Produzione Teatrale – direzione artistica di Graziano Melano – e delle compagnie Unoteatro, Onda Teatro e Assemblea Teatro che hanno dato origine, dieci anni fa, al progetto della Casa del Teatro Ragazzi e Giovani.
Infine l’attività di formazione accompagnerà il cartellone degli spettacoli, offrendo la possibilità a bambini, giovani e adulti di divenire protagonisti della scena. E quando la scuola sarà finita i ragazzi potranno scoprire e vivere i teatro con il laboratorio l’Estate in Scena.
“Viviamo in tempi in cui bisogna avere coraggio” hanno spiegato nel corso della presentazione. “La resilienza, intesa come reazione come capacità di adattarsi, va oltre il cambiamento – ha spiegato Mariagrazia Pellerino, assessora alle Politiche educative della Città –. Come Istituzioni pubbliche dobbiamo conservare le esperienze virtuose e straordinarie che hanno caratterizzato questa collettività dall’introduzione del tempo pieno ai servizi educativi che hanno realizzato una rete capillari di servizi. Una Città che ha saputo mettere insieme tutti i linguaggi espressivi attraverso Iter, l’arte e la creatività per arrivare al teatro che rappresenta uno di questi linguaggi”.