di Luisa Cicero
Stamattina Carolyn Christov-Bakargiev, che a partire dal primo gennaio 2016 assumerà l’incarico di nuovo direttore del Castello di Rivoli Museo d’Arte Contemporanea e della GAM – Galleria Civica d’Arte Moderna e Contemporanea di Torino, ha illustrato le linee generali del suo progetto di direzione.
Christov-Bakargiev, tra i più accreditati curatori di arte contemporanea a livello internazionale, ha detto: “I tre grandi assi di cambiamento della nostra epoca sono la rivoluzione tecnologica, digitale e informatica, con le sue conseguenze economiche, sociali, e politiche; la globalizzazione e l’interrelazione tra società ancora oggi ordinate secondo sistemi coloniali e post-coloniali; la crisi ambientale e la necessità di immaginare un mondo in cui la prospettiva, invece che antropocentrica, sia policentrica o acentrica.
All’interno di questa realtà complessa (era digitale – post-colonialità – relazione con l’ambiente), artisti, scienziati e altri rappresentanti culturali immaginano nuovi mondi, pensano a come ampliare la nostra concezione di alterità per includervi non solo l’umanità, ma anche i co-creatori del mondo e dell’ambiente grazie a una nuova ecologia politica, che forma alleanze tra ricerca artistica e studi scientifici, oltre la separazione tra natura e cultura, tipica del modernismo. Nell’era digitale, dove gran parte delle nostre relazioni sono virtuali, il ruolo del museo “fisico” è creare una serie di nuovi spazi pubblici. Le nuove, intense, fisiche forme di aggregazione incarnano la consapevolezza che gli oggetti e la materia hanno importanza, che le nostre esperienze indirette sono legate e interagiscono con quelle fisiche e corporee, e indicano come gettare nuove basi per un futuro sostenibile, vitale e dinamico. Le collezioni museali sono il luogo in cui costruiamo il nostro futuro attraverso una riflessione sul passato, mentre la vita di ogni giorno nel museo è il modo in cui trasformiamo il nostro presente”.
Mostre e programmi culturali non calati dall’alto ma decisi ascoltando le comunità che compongono un territorio, un museo come luogo aperto, spazio di aggregazione e piattaforma di ricerca. Un museo che, in due parole, definisce “vita pubblica”. È questo, in sintesi, il progetto di Carolyn Christov-Bakargiev nominata lo scorso 11 maggio dal Consiglio Direttivo della Fondazione Torino Musei congiuntamente con il Consiglio di Amministrazione del Castello di Rivoli.
La sua professionalità, esperienza e autorevolezza maturate in contesti internazionali, insieme alla qualità del progetto presentato, hanno consentito ai due Consigli – con il contributo della commissione internazionale formata da Gabriella Belli, Direttore della Fondazione Musei Civici di Venezia, Bernard Blistène, Direttore del Musée national d’art moderne – Centre national d’art et de culture Georges Pompidou e Francesco Manacorda, Direttore Artistico della Tate Liverpool – di scegliere all’unanimità tra 171 candidature pervenute una figura che avrà certamente le caratteristiche per intraprendere un nuovo e stimolante percorso scientifico e culturale, che porterà i due musei a divenire un unico polo di eccellenza internazionale per l’arte moderna e contemporanea.