di Eliana Bert
Oggi, nell’Aula Magna del Campus Einaudi, si è svolta la Sesta Conferenza Regionale “Fare bene la scuola” – Per costruire un progetto di scuola che aiuti la rinascita del Paese.
Un appuntamento che oltre a rappresentare, ogni anno, il momento conclusivo del progetto “Viaggio nei territori della scuola piemontese” (promosso dal Forum Regionale per l’Educazione e la Scuola del Piemonte in collaborazione con l’ Associazione N. Tommaseo e altre associazioni professionali della scuola), cerca di evidenziare i problemi che maggiormente influiscono sulla qualità del sistema educativo nel nostro territorio: dall’autonomia al federalismo, dal ruolo degli insegnanti al sostegno e al cambiamento per approdare, negli ultimi due anni alla “buona scuola”.
L’iniziativa è nata nel 2010 partendo da tre quesiti: Si possono costruire insieme risposte efficaci alle domande di sviluppo culturale e democratico dei nostri territori? Si possono individuare, insieme, i criteri e le strategie di azione per garantire alla scuola piemontese una funzione dinamica nel territorio? Si possono concordare procedure, strumenti e contenuti che garantiscano la possibilità di sviluppare eccellenze, salvaguardando sempre la capacità di inclusione delle differenze? Da qui si è generato un percorso che, nei suoi sei anni di vita, ha prodotto appuntamenti in oltre 180 realtà scolastiche (istituti comprensivi, reti di scuole e istituti di istruzione secondaria) che hanno permesso l’incontro e il dialogo di circa 3500 fra insegnanti e dirigenti scolastici, insieme a molti studenti, genitori, amministratori locali e docenti universitari.
Grazie a questo viaggio, inoltre, sono stati realizzati più di 200 focus group territoriali e 35 seminari tematici i cui report sono stati raccolti in altrettanti “Quaderni di Documentazione” messi a disposizione delle scuole.
Obiettivo della ricerca non è stato tanto elaborare una fotografia completa e complessiva della scuola piemontese, quanto ricercare tracce di buona scuola, riconoscendo e valorizzando le qualità del lavoro di insegnanti e dirigenti che la caratterizzano per individuare l’idea di scuola che la anima e la sostiene.
Dall’incontro è anche emerso che l’efficacia del fare scuola ha come perno centrale l’attività degli allievi che l’insegnante predispone, segue e sostiene offrendo strumenti e allestendo situazioni di apprendimento adeguate.
Nel corso della conferenza, inoltre, l’assessora alle politiche educative Maria Grazia Pellerino ha illustrato la relazione esistente tra città e sistema formativo soffermandosi sulla sua importanza.