La Rete Dafne, che assiste le persone vittime di reato, su proposta della Compagnia di San Paolo diventerà un’associazione, un soggetto giuridico che ne favorirà lo sviluppo e potrà mettere in moto nuove collaborazioni e nuove risorse, ad esempio con la possibilità di partecipazione ai bandi per i finanziamenti europei. La relativa delibera è stata approvata oggi dal Consiglio metropolitano di Torino, il 20 luglio c’era stata l’approvazione della Sala Rossa.
La rete fu istituita nel 2008 dalla ex Provincia di Torino nel ruolo di capofila, dal Comune, dalla Procura della Repubblica, dall’ASL TO2, dal Gruppo Abele, dall’associazione Ghenos e dalla Compagnia di San Paolo.
La Rete Dafne nella sua nuova veste proseguirà le attività di informazione, accoglienza, orientamento, sostegno psicologico, mediazione e formazione svolte finora. Dalla sua nascita ha accolto più di 1200 vittime con prevalenza di reati contro la persona (54%) e contro la famiglia (28%), con richieste di interventi specialistici prevalenti di tipo psicologico (36%), informazione sui diritti (37%) ed accompagnamento ai servizi (11%).