Grazie alla collaborazione tra Save the Children, l’organizzazione internazionale che dal 1919 è dedicata a salvare la vita dei bambini e tutelarne i diritti, e il Comune di Torino, è nato, anche nel capoluogo piemontese, il centro CivicoZero, dedicato ai minori migranti che sono presenti in città, alla ricerca di una opportunità di integrazione o con l’obiettivo di raggiungere altri paesi europei per costruire il loro futuro.
Situato al piano terra in Piazza della Repubblica 22, il centro è strutturato sulla base del format sperimentato da alcuni anni con successo da Save the Children nei centri CivicoZero di Roma, al quartiere San Lorenzo, e Milano, nei pressi della Stazione Centrale, e rilancia l’ampia esperienza maturata dal Comune di Torino in quest’ambito di intervento a partire dal 2003, con il progetto “Una Finestra sulla Piazza”. Proprio nell’ambito dell’attività svolta in particolare dall’Ufficio Minori Stranieri – Servizio Minori – Direzione Politiche Sociali e Rapporti con le Aziende Sanitarie della Città di Torino, in collaborazione con la rete del privato sociale e del volontariato, si è rilevata una forte presenza di minori stranieri non accompagnati con prevalenza di arrivo da Egitto e Marocco, e una situazione spesso caratterizzata da forte fragilità e dal rischio di coinvolgimento in circuiti di microcriminalità o sfruttamento lavorativo.
“I minori migranti, soprattutto quelli che, adolescenti anche giovanissimi, affrontano da soli e senza alcun adulto di riferimento il loro viaggio terribile in mano ai trafficanti per raggiungere l’Italia, sono i soggetti più vulnerabili, maggiormente esposti al rischio di violenza o sfruttamento, in particolare quando raggiungono le grandi città come Roma, Milano o Torino, come luogo di transito o destinazione – spiega Raffaela Milano, Direttore Programmi Italia-Europa di Save the Children. “Il progetto CivicoZero nasce proprio dalla necessità di offrire a questi ragazzi un luogo sicuro, dove ricevere innanzitutto informazioni sui loro diritti, essendo accolti e indirizzati da un team di mediatori culturali ed educatori professionali con una preparazione specifica, operatori legali e sociali, psicologi, che garantiscano loro protezione adeguata e assistenza, ma dove i ragazzi abbiano anche la possibilità di imparare l’italiano, poter utilizzare Internet o partecipare a workshop e corsi di formazione. Con CivicoZero Torino, sperimentiamo per la prima volta la gestione congiunta di un centro con un ente locale, avendo fatto convergere nel progetto risorse e professionalità sia istituzionali che non profit: un’esperienza di partenariato avanzata e innovativa .”
Il vicesindaco Elide Tisi ricorda che “il Comune di Torino ha sviluppato negli anni una forte esperienza nell’ambito dei percorsi di accoglienza e protezione dei minori migranti, aprendo la strada anche ad approcci innovativi e integrati. Il centro CivicoZero di Save the Children – ha sottolineato Tisi – può beneficiare sia del coinvolgimento diretto dell’Amministrazione, che mette a disposizione del progetto anche proprie risorse, sia della competenza specifica di un’organizzazione che, oltre ad essere presente in molte delle aree di crisi dalle quali provengono i minori migranti, è impegnata da anni nelle attività di monitoraggio e supporto della loro accoglienza e protezione nella frontiera Sud italiana e nelle grandi città del nostro Paese.”
Già nella sua prima fase di avvio, iniziata lo scorso maggio, il centro CivicoZero ha potuto registrare una presenza assidua di circa 75 minori, prevalentemente maschi e di origine egiziana o marocchina, in gran parte ospiti di comunità per minori o affidati a famiglie, che hanno potuto accedere ad una sessione informativa legale sul loro status di minori e sui loro diritti in quanto tali, e sulle opportunità legate ai percorsi di integrazione, partecipare ad un percorso di alfabetizzazione personalizzato, a workshop dedicati ai percorsi migratori e a laboratori di manifattura artistica.
Il progetto CivicoZero prevede inoltre un intervento periodico di “outreach” su strada, con un team mobile sul territorio che ha l’obiettivo di entrare in contatto con i minori che vivono in situazioni marginali, di strada, o che possono essere vittime di sfruttamento e abuso o facilmente coinvolti in attività illegali, con lo scopo di stabilire un rapporto di fiducia e proporre loro un’alternativa grazie ai servizi offerti da Civico Zero. Il progetto mira anche a rafforzare progressivamente la conoscenza sulle condizioni dei minori migranti a Torino, per poter intervenire efficacemente in loro favore.