di Luisa Cicero
“L’edizione numero 8 di Meteorite in Giardino, curata sempre da Maria Centonze, si svolgerà sulla trama di una mostra presente negli spazi della Fondazione Merz.Tutttovero, curata da Francesco Bonami, che presenta le opere di 22 artisti contemporanei e su queste, oltre che su accenni ai capolavori del passato, lo storico dell’arte Costantino D’Orazio, imbastirà una conversazione con gli ospiti invitati, ogni volta diversi.
Domenica 19 luglio, per l’ultimo appuntamento in programma di “Arte Contemporanea: scusi, non capisco”, tema della rassegna, sarà Serena Dandini, vivace ideatrice di programmi televisivi molto seguiti, a entrare in contatto spontaneo e personale con le opere, i concetti e le provocazioni dell’arte più contemporanea. Senza perdere di vista il tema principale, certamente la poliedricità di Serena Dandini, la sua capacità di intrattenimento intelligente e vivace darà un punto di vista fuori dal coro. Il dialogo offrirà la possibilità di muoversi all’interno del mondo femminile, a partire dalla sua passione per i giardini: l’opera di Nicola De Maria “I fiori salutano la luna” sarà messa a confronto con l’Annunciazione di Leonardo da Vinci, nel tentativo di trovare un filo conduttore tra la rappresentazione della natura tra antico e contemporaneo. Grazie alla visione onirica e affascinante del video di Luisa Rabbia “Travels with Isabella. Travel Scrapbooks 1883-2008”, si cercherà di esplorare il paesaggio contemporaneo attraverso l’occhio femminile, che emergerà nella discussione di fronte ai lavori di rame di Marisa Merz.
Il binomio arte-donna, tanto caro a Serena Dandini, sarà raccontato affrontando l’opera di Cindy Sherman, Nan Goldin o Vanessa Beecroft, che negli ultimi decenni hanno raccontato una femminilità molto nuova, affrontando in particolare il tema dell’identità di genere, uno dei soggetti più scottanti del dibattito contemporaneo.
Il pubblico, a sua volta, non dovrà fare solo da spettatore ma potrà interagire con l’ospite d’eccezione.
Ci sarà anche la musica a fare da contrappunto, cogliendo gli spunti visivi per tradurli in note. Domenica sarà il pianista Roberto Prosseda, protagonista dello spazio musicale, a esplorare la sensibilità per la natura nel periodo romantico. Un viaggio evocativo più che descrittivo attraverso la visionarietà di Liszt e Schumann, per i quali la natura si pone come spazio “altro”, come luogo fatato e ambito, obiettivo ideale e spesso mancato di intricati percorsi dello spirito.
Una full immersion nella creatività, per rendere evidente come il messaggio artistico non ha mai smesso di affascinarci e incuriosirci, nel segno della leggerezza e del rispetto delle opinioni. L’ingresso, alle ore 21.00, è gratuito.
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