Una targa per Venanzio e Elémire Zolla

di Marco Aceto
Si è svolta questa mattina nella sede della biblioteca “Italo Calvino” in Lungo Dora Agrigento 94, la cerimonia per lo scoprimento di una targa commemorativa dedicata al pittore Venanzio Zolla e a suo figlio Elémire, scrittore, filosofo e storico delle religioni.
Venanzio Zolla ha realizzato, fra le sue numerose opere, molte vedute di Torino. Il pittore ha vissuto nel capoluogo piemontese dal 1910 fino alla sua morte, avvenuta nel 1961 all’età di ottantun’ anni. Venanzio Zolla ha trascorso anche diversi anni all’estero ed in particolare in Inghilterra.

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Suo figlio Elémire è stato, fra l’altro, autore dei saggi di etica ed estetica, usciti nel 1947. A ventidue anni si ammalò di tubercolosi e in quel periodo scrisse il romanzo “Minuetto all’infermo” con cui vinse il Premio Strega. E’ morto a Montepulciano in Toscana all’età di settantasei anni, dopo aver vissuto a Torino, Parigi e Londra e aver insegnato nelle università di Roma, Catania e Genova.
La targa è stata scoperta sullo stabile di via Pesaro 7 dove papà e figlio Zolla hanno abitato dal 1937 al 1961. Alla cerimonia sono intervenuti il vice presidente del Consiglio Comunale Silvio Magliano, il presidente della Circoscrizione 7, Emanuele Durante, il presidente dell’Accademia Albertina, Fiorenzo Alfieri e il critico d’arte Angelo Mistrangelo. “Quando si ricordano dei cittadini illustri – ha sottolineato il vice presidente del Consiglio Comunale Silvio Magliano – avviene sempre qualcosa d’importante. Venanzio e Elémire Zolla ha vissuto Torino e con le loro opere l’hanno resa grande. Con lo scoprimento della targa di oggi sullo stabile dove hanno abitato per parecchi anni, abbiamo voluto fare in modo che questi due artisti non siano più dimenticati”.

All’evento hanno partecipato anche la professoressa Grazia Marchianò, moglie di Elémire Zolla, la signora Dolores Rossi Zolla, nipote di Venanzio.