Alcune opere di Ezio Gribaudo, uno dei maggiori artisti torinesi, saranno esposte dalla Fondazione Giorgio Amendola nelle sale di via Tollegno 52 , dal 16 luglio al 15 ottobre.
Spiegano gli organizzatori: “Si tratta di un viaggio attraverso la produzione dell’artista ad iniziare dai primi quadri giovanili ed in particolare a quelli influenzati dall’espressionismo astratto, per passare ai “flani” e “logogrifi” degli anni ’60 e poi transitare negli anni ’70 con i “metallografi”, “i saccogrifi”, gli inchiostri tipografici oro e sabbia, agli “Atlanti”, e poi, negli anni seguenti, i “logogrifi” in legno di tiglio, su stoffa, e la straordinaria serie “I teatri della memoria” inaugurati alla fine degli anni ’90 e proseguiti fino ad oggi”.
Tra il materiale inedito che verrà presentato troviamo “la morte di Rocco Scotellaro” del 1953 e alcuni disegni di nudo di grandi dimensioni. Verrà riproposto il trittico “logogrifo” della Biennale di Venezia del 1966.
Nella sala Levi, continuano gli organizzatori, “ove è esposto in permanenza il grande Telero che Carlo Levi, in occasione dell’esposizione di Italia ’61, dedicò al mondo contadino della Basilicata, saranno esposte le tre tele di proprietà del Museo Nazionale del Risorgimento ove Gribaudo, nel 1964, illustra le Cinque giornate di Milano, i Martiri di Belfiore e Pier Fortunato Calvi”.
L’esposizione è promossa dalla Fondazione Giorgio Amendola e dall’Associazione lucana in Piemonte Carlo Levi, con il patrocinio della Regione Piemonte e della Città di Torino.
Info:www.fondazioneamendola.it, tel. 011.2484970