di Luisa Cicero
Dopo essere stato presentato alla 70ª Mostra internazionale d’arte cinematografica di Venezia, mercoledì 15 luglio, alle ore 22, “La mia classe” di Daniele Gaglianone, interpretato da Valerio Mastandrea, sarà proiettato nel Cortile d’Onore di Palazzo Reale. A presentarlo sarà lo stesso regista.
La realtà irrompe nella finzione producendo un “quasi–documentario”. Gaglianone mette in scena la storia di un professore d’italiano (Mastandrea) in una classe di sedici giovani, veri extracomunitari, che devono fingere di essere studenti. Ma ben presto si viene spiazzati dalla prima verità: l’unico “finto” è proprio Mastandrea! Ma che cosa accade se a uno degli attori viene ritirato il permesso di soggiorno? Si rispetta il copione sostituendo l’attore o si tradisce la finzione e si sposa la realtà? L’idea, particolarissima, gioca con il fatto stesso di fare cinema, ed è nata da Claudia Russo e Gino Clemente, coautori della sceneggiatura insieme al regista, sulla falsariga di “Diario di un maestro” di Vittorio De Seta.
Un po’ film, un po’ documentario, con il set che entra ed esce dal campo per marcare il territorio delle scene in costruzione, “La mia classe” parla e riflette su immigrazione, integrazione ma finisce con l’interrogarsi sul senso stesso del cinema. Daniele Gaglianone prova a stimolare nello spetattore una riflessione, un pensiero critico, sul rapporto tra noi e l’altro. Sfidando l’opinione pubblica italiana, con coraggio, e proponendo una formula di originale commistione tra simulazione e realtà. Il finale aperto è una provocazione. Come le tragedie del mondo antico, il film pone domande, ma non dà risposte. Quelle spettano a noi.
Quest’anno sono sei i percorsi tematici che compongono la proposta di “Cinema a Palazzo Reale”. Nell’anno della dibattuta riforma della scuola, quello a cui appertiene questo film è dedicato alle “Aule turbolente” e analizza il mondo delle classi, degli insegnanti, degli allievi e delle loro aspirazioni.
Oltre al film di Gaglianone, in questa sezione si potrà vedere anche “L’attimo fuggente” di P. Weir, il 20 agosto.
Il costo dell’intero è di 5,50 euro. Ridotto per universitari e i proprietari della Tessera Torino Musei a 5 euro. Gli over 65 pagano 4 euro.
Per informazini sul programma della rassegna clicca qui