Domenica 28 giugno dalle 16 alle 23 l’atrio di Porta Susa (corso Bolzano 27 ingresso B) si animerà di musiche, balli, poesia e arte, racconti, video, teatralità, ricordi, cibo, immagini, oggetti per un confronto tra culture di quattro continenti sul viaggio verso i luoghi reali o immaginari della felicità. La giornata dedicata a Sud America, Africa, Est Europa, Cina, Italia porta la firma del regista Claudio Montagna.
Porta Susa, simbolo del viaggio, sarà dunque un pacoscenico speciale che ospiterà un incontro-confronto tra culture dei quattro continenti sulla ricerca della Terra Sognata. Proprio in giorni in cui le stazioni sono state teatro di accoglienza, ma anche di respingimento di persone che cercano rifugio in Europa è emblematico che per la prima volta la Stazione di Porta
Susa aprirà i suoi spazi per ospitare un’iniziativa sociale che vuole promuovere l’incontro e l’interazione tra culture.
L’evento prosegue l’esperienza della “La Terra attraverso il Mare 2014”, nata nell’ambito del Progetto NOMiS, progetto volto a favorire nuove e pari opportunità per minori e giovani stranieri-nuovi cittadini. E’ promosso dalla Compagnia di San Paolo, con la collaborazione del Gruppo Abele, il patrocinio della Città di Torino e della Circoscrizione 3, la partecipazione di associazioni e volontari (che riportiamo per esteso in calce), la collaborazione con il Museo Nazionale del Cinema e di RFI.
“Come lo scorso anno – spiegano gli organizzatori – il percorso che ci ha portato al 28 giugno è stato pieno di incontri, relazioni, narrazioni e storie che hanno arricchito non solo lo spettacolo, ma ciascuno di noi. Per questo vogliamo citare le associazioni e tutti coloro che hanno partecipato a questa esperienza. Si tratta delle associazioni “Asì es mi tierra”, “Fratellanza Italia-Marocco”, “Orgullo Ecuatoriano”, “Perù arte e cultura”, “Wanka”, associazione italo-cinese “Zhisong”, delle boutique “Leric Fashion” e “Chasckafè” e del coro folkloristico romeno “Sezatoarea” coordinato da Rodica Manciu, “Coromoro”. E poi laboratori “Nomis” a cura di Franco Carapelle e “Semilleros” di Ana Ponce e i gruppi folkloristico marocchino “Abidat Rma Torino”, Borgo Santa Barbara di Alba, scout di Torino 23 e Torino 3, “Zodiaco” di Caluso.