di Eliana Bert
A 71 anni dalla cattura dei sette Fratelli Cervi, avvenuta all’alba del 25 novembre 1943, in Emilia Romagna, Toscana, Liguria, Piemonte e Lombardia, si è sentita l’esigenza di realizzare una rete di
Musei e luoghi della Memoria legati alla Seconda Guerra Mondiale e alle sue conseguenze. E’ per questo motivo che lo scorso 25 novembre, al Museo Cervi, è stato sottoscritto un protocollo di intesa per la costituzione di una rete dei luoghi della memoria dell’antifascismo, della Deportazione, della Resistenza e della Liberazione in Italia.
L’iniziativa è nata principalmente per sottolineare la natura peculiare di questi Musei che si pongono l’obiettivo di avvicinare il maggior numero possibile di persone alla storia.
Paesaggi della Memoria è il nome della “neonata” rete che, per incrementare la collaborazione già esistente, ha programmato un calendario di iniziative: il primo appuntamento è il 28 dicembre a Cervi, in occasione del 71° anniversario della fucilazione del Sette Fratelli Cervi e di Quarto Cimurri.
Il protocollo d’intesa è stato sottoscritto da: MaR – Museo audiovisivo della Resistenza delle Province di Massa Carrara e La Spezia (Fosdinovo); Museo Cervi (Gattatico, Reggio Emilia); Museo della Brigata Valdivara (Calice al Cornoviglio, La Spezia); Museo della Deportazione (Figline, Prato); Museo della Fine della Guerra (Dongo, Como); Museo Diffuso della Resistenza, della Deportazione, della Guerra, dei Diritti e della Libertà (Torino) e Stanze della Memoria (Siena).
La proposta è stata già condivisa da: Museo della battaglia del Senio di Alfonsine (Ravenna); scuola di Pace di Montesole (Marzabotto); Aula della Memoria di Colle Ameno (Bologna); il Museo della Resistenza Piacentina (Sperongia di Morfasso, Piacenza).
Ora l’invito ad aderire alla rete si estende anche alle realtà nazionali