di Michele Chicco
“Con la firma di questa Lettera d’Intenti, Chambéry e Torino si impegnano a favorire azioni di cooperazione negli ambiti economici, turistici, culturali, sportivi, innovazione/Smart city e scambi scolastici-universitari. Una firma, quindi, che vuole essere una nuova linfa al nostro storico gemellaggio”. Questo il commento del sindaco Piero Fassino a margine della cerimonia della firma della Lettera d’Intenti con Chambéry, avvenuta oggi nella Sala Rossa di Palazzo civico.
Torino è gemellata con la città francese dal 1957. Furono i sindaci di allora, Amedeo Peyron per Torino e Paul Chevalier per Chambéry, a siglare l’accordo a Palazzo Madama in piazza Castello.
Era un periodo storico in cui trasparivano ancora le testimonianze delle distruzioni e le divergenze legate alla guerra, nella quale per tutta una fase aveva visto contrapposte l’Italia e la Francia, con uno strascico di tensioni anche nel dopoguerra come le vicende di Briga e del Tenda. Ma era anche una periodo in cui le relazioni tra gli Stati europei tentavano di superare concretamente i gravi dissidi del secondo conflitto mondiale. E’ proprio in quel periodo si concretizzavano in Europa i primi passi che avrebbero portato alla realtà dell’Unione europea con il Trattato di Roma. Ed è in questo scenario che deve essere interpretato il gemellaggio, il primo della storia di Torino, con la città francese.
Molte le caratteristiche che legavano, e che legano tuttora, le due ex capitali della Savoia. Un passato radicato nella storia, come la custodia e il trasferimento nel 1578 della S. Sindone da Chambéry a Torino, nella cultura, nei rapporti economici e commerciali, anche grazie all’accordo siglato ultimamente fra le rispettive Camere di commercio, e un futuro che si propone con il miglioramento delle infrastrutture, a partire dalla nuova linea ferroviaria ad alta capacità Torino-Chambéry-Lione. Le relazioni tra i versanti delle Alpi si sono rafforzate nei secoli oltre che con la firma del gemellaggio e l’avvio di scambi tra le due città in più settori, anche grazie all’accordo siglato tra le Camere di commercio nel 2005.
Solo per ricordare gli ultimi eventi che hanno coinvolto le due città, pochi mesi fa è stata inaugurata al Musée des Beaux Arts di Chambery la mostra Rois et Mécènes. La cour de Savoie et les formes du rococo, nata dalla collaborazione con Palazzo Madama di Torino. La mostra rimarrà aperta fino a ottobre.
Ed è di qualche giorno fa l’arrivo del gruppo di ciclisti provenienti da Chambéry nel prologo del The Sun Trip 2015, la seconda edizione del rally intercontinentale di bici solari, che vedrà una trentina di partecipanti da 14 diversi Paesi di tutto il mondo percorrere 7.000 km nell’arco di due mesi, con partenza domani 6 giugno dall’Expo di Milano.
Queste e tante altre iniziative sono la conferma che Torino e Chambéry sono legate non solo da un gemellaggio ufficiale ma da sincera amicizia e simpatia sia fra gli Amministratori ma soprattutto tra i cittadini.
L’intesa bilaterale di oggi è stata sottoscritta dai sindaci Piero Fassino e Michel Dantin. Alla cerimonia della firma era presente una rappresentanza di consiglieri comunali della città francese.