Gli artigiani digitali protagonisti alla Mini Maker Faire

di Francesco Tamburello in collaborazione con la redazione di TorinoClick

ac1Sabato 6 giugno si svolgerà a Torino la seconda edizione della “Mini Maker Faire”, la grande festa dell’innovazione organizzata da Toolbox, Officine Arduino e FabLab Torino, con il patrocinio della Città di Torino. A partire dalle ore 10, e fino a tarda serata, vie Egeo si animerà con un ricco programma di eventi gratuiti: workshop, laboratori, talk, e una grande area espositiva in cui una sessantina di maker presenteranno le loro creazioni ad appassionati e curiosi di tutte le età. Con un obiettivo: insegnare a sviluppare un atteggiamento creativo e attivo nei confronti della tecnologia.

Le Maker Faire sono diventate nel tempo eventi irrinunciabili per la comunità di questi particolari artigiani. Occasione di confronto, condivisione di idee,  di progetti e della loro passione per il “fare”. La prima Maker Faire si è svolta in California, a San Mateo, nel 2006, mentre la prima edizione europea si è tenuta a Roma nel 2013 con la partecipazione di ben 90mila visitatori. Nel 2014 si sono aggiunte Torino (e Trieste), con le loro Mini Maker Faire.

Chi sono i maker? Potremmo definirli come “artigiani digitali”, una categoria eterogenea composta da appassionati di fai-da- te, artigiani, appassionati di tecnologia, artisti. In comune hanno la capacità di inventarsi e produrre autonomamente i progetti, sperimentando soluzioni innovative ed esplorando le nuove potenzialità offerte dalla rete e dalla tecnologia a basso costo.

Hanno dato vita ad un vero e proprio movimento internazionale dalle enormi potenzialità sul piano dello sviluppo culturale, sociale ed economico, aprendo la strada a quella che in molti hanno già ribattezzato la “terza rivoluzione industriale”.

Infine, la location. E’ stato scelto un luogo che evoca la Torino industriale del primi del Novecento e un nuovo modello di sviluppo economico che guarda al futuro.  In una ex-fonderia hanno trovato, infatti, spazio il FabLab Torino, il primo “laboratorio di fabbricazione digitale” in Italia, nato nel 2012 il quartier generale di Officine Arduino, la scheda elettronica open source che ha reso la programmazione alla portata di tutti, e Toolbox, lo spazio di coworking più grande d’Italia.

Il programma completo della Mini Maker Faire è disponibile sul sito www.makerfairetorino.com

L’organizzatore. Intervista a Davide Gomba, CEO di Officine Arduino, uno degli organizzatori della Torino Mini Maker Faire

Cosa distingue un maker da un semplice appassionato di tecnologia?

Un maker è una persona che ha un rapporto proattivo e creativo nei confronti della tecnologia. Per molto tempo abbiamo fruito la tecnologia in modo molto passivo, con dispositivi che erano difficilmente “customizzabili” , cioè non adattabili alle nostre esigenze. Il maker invece legge il dispositivo, cerca di capire e di intervenire sull’oggetto ricreandolo, o riadattandolo, alle proprie esigenze o a quelle del destinatario del suo prodotto.

Quali saranno le novità della Mini Maker Faire 2015?

Quest’anno ci saranno due focus principali: l’innovazione tecnologica e l’innovazione per la cultura. Sarà come sempre centrale l’aspetto divulgativo, inteso in senso “orizzontale”. Si potranno sperimentare le ultime invenzioni in campo scientifico e tecnologico (stampanti 3d, wearebles, droni, robot, digital manufacturing….) ed esplorare le loro possibili applicazioni nella vita di tutti i giorni. Sarà un evento completamente gratuito e aperto a tutti, dagli appassionati della prima ora a chi ha da poco scoperto il movimento maker, un pubblico eterogeneo e di tutte le età.

Sarò un evento che guarda anche ai più piccoli?

Assolutamente! Come l’anno scorso, ci sarà una grande area dedicata ai bambini, con diversi workshop che mirano ad avvicinarli e orientarli a un rapporto più consapevole nei confronti della tecnologia. I bambini rischiano di essere risucchiati in un flusso di informazioni e di dati che molto spesso non riescono a gestire. Cercheremo nel nostro piccolo di renderli pronti a un mondo che tra qualche anno farà un ampio utilizzo di questo tipo di tecnologia e che li vedrà attori protagonisti.

Che tipo di progetti saranno presentati?

I progetti selezionati, attraverso una call for makers, sono circa sessanta. I temi toccati sono i più disparati; ci saranno le ultime novità dal mondo delle stampanti 3d, progetti con droni e quadricotteri, dispositivi che permettono di creare comunicazioni tra il mondo fisico e quello virtuale, macchine per riciclare rifiuti plastici e generare filamenti per le stampa 3d, progetti davvero curiosi come la bici che diventa un micro tendone da circo con tutto il necessario per uno spettacolo. Ci saranno alcuni prototipi realizzati per Hackability, il percorso realizzato dal FabLab Torino con i consorzi Kairos e Mestieri, per trovare un linguaggio comune tra persone disabili, maker e designer e supportare le persone con disabilità nella vita quotidiana. Inoltre sarà inaugurata Casa Jasmina, il primo appartamento intelligente connesso, interamente open source, per immaginare la casa del futuro insieme a makers, designers e produttori di elettrodomestici.

Il Maker. Intervista a Matteo Beggiato, studente di Ingegneria Biomedica al Politecnico di Torino. Alla Mini Maker Faire presenterà un progetto sviluppato all’interno di Hackability

Come ti sei avvicinato al mondo dei maker?

Mi sono sempre interessato a questi temi, l’anno scorso ho partecipato come volontario alla prima edizione della Torino Mini Maker Faire ed è stata una bellissima esperienza. Ho conosciuto i responsabili del Fablab e grazie a loro sono venuto a conoscenza di Hackability, il percorso all’interno del quale ho realizzato (insieme a Ivan Vannicelli, Daniele Deangelis ed Elena Schinaci) “La forchetta di Ivan”.

In cosa consiste?

Siamo partiti da una richiesta di Ivan molto curiosa, ovvero riuscire a mangiare gli spaghetti in maniera autonoma, cosa per lui fino ad oggi impossibile. Abbiamo fatto una ricerca di tutto quello che di simile c’era in commercio, scoprendo che nessun prodotto era pensato per l’utilizzo di disabili. Utilizzando la prototipazione rapida e la modellazione 3d, con l’utilizzo di motorini e componenti elettronici a basso costo siamo arrivati a realizzare una forchetta meccanizzata, che arrotola gli spaghetti ed è perfettamente ergonomica grazie ad una scocca personalizzata. Ivan ne è stato entusiasta perché l’oggetto è stato “ricamato” perfettamente sulle sue esigenze, e quindi il nostro obiettivo è stato perfettamente raggiunto. Le istruzioni per riprodurre il prototipo saranno disponibili online in pieno spirito maker, così chiunque ha un problema simile ne potrà approfittare.

Cosa ti aspetti dalla partecipazione Torino Mini Maker Faire?

Sono molto curioso di scoprire le creazioni degli altri maker, in particolare di vedere come sono evoluti gli altri progetti che come il nostro sono nati e cresciuti all’interno di Hackability.