Con la delibera di oggi approvata dalla Giunta comunale, su proposta dell’assessore Gianguido Passoni, parte il percorso per l’aggiudicazione delle prime trenta Arcate dei Murazzi, suddivise in 9 lotti. Entro il mese di giugno saranno aggiudicate attraverso una procedura a evidenza pubblica al massimo rialzo rispetto alla base d’asta indicata in delibera. La concessione sarà di sei anni rinnovabili di altre sei. In questi spazi sarà possibile fare sia commercio e somministrazione sia promuovere spettacoli e intrattenimenti musicali e danzanti. Gli aggiudicatari potranno già a partire da luglio utilizzare gli spazi antistanti alle loro arcate con strutture mobili e temporanee: “I Murazzi sono uno dei luoghi simbolo di Torino, conosciuto e apprezzato ben oltre i nostri confini. In quei locali sono passate intere generazioni di giovani, hanno trovato ospitalità forme di cultura musicale e teatrale alternative, hanno mosso i loro primi passi alcuni tra gli artisti e i gruppi musicali affermatisi in questi ultimi anni – sottolinea l’Assessore Gianguido Passoni – .Riaprirli, con regole nuove, era un impegno di questa Amministrazione. L’obiettivo di questo processo, che terminerà con l’aggiudicazione anche delle altre Arcate, è quello di far vivere in riva al Po e nella piena legalità un insieme di funzioni e attività capaci di rendere frequentabile quel luogo da giovani, famiglie e anziani non solo di sera ma durante tutto l’arco della giornata.”
A partire da luglio sia la Città che gli aggiudicatari eseguiranno i lavori necessari per garantire un’apertura e messa a norma definitiva delle Arcate entro la prossima primavera. Alla Città il compito di realizzare tutti i sottoservizi e gli impianti comuni (cabina elettrica di trasformazione, locale contatori, pozzo fluidodinamico per raffrescamento e riscaldamento, nuova illuminazione pubblica), mentre gli aggiudicatari saranno tenuti a smantellare le opere abusive presenti nelle Arcate e a ristrutturarle per renderle rispondenti alle loro attività.
Per consentire agli aggiudicatari di operare al meglio e celermente, la Città ha promosso nei mesi scorsi un’intensa attività di pre-istruttoria insieme a tutti i soggetti potenzialmente coinvolti (ASL, Sovrintendenza, SMAT, ecc) che ha portato alla redazione di vere e proprie linee guida a cui attenersi.
La particolarità e la delicatezza del luogo, infatti, necessita, in alcuni casi, di adottare misure e tecnologie non convenzionali. E’ il caso, ad esempio, del raffrescamento/riscaldamento delle Arcate che non può avvenire con i tradizionali sistemi (termosifoni o condizionatori con macchine esterne).
Per questo verrà realizzato un impianto fluidodinamico di tipo geotermico con il necessario pozzo di emungimento, simile – solo un po’ più grande – a quello già realizzato per i locali della sponda sinistra.
Partendo anche dall’esperienza maturata negli anni scorsi sono state stabilite alcune regole chiare e non derogabili: sono già identificate le aree dehors assegnate a ciascuna arcata; non sarà consentito al concessionario né subconcedere l’immobile né cedere il contratto di concessione, a nessun titolo e per nessuna causale. L’affitto d’azienda, la cessione del contratto, anche nel caso di cessione del ramo d’azienda, e la subconcessione daranno luogo a decadenza della concessione e a risarcimento dei danni nei confronti della Città; vengono chiarite le competenze in ordine alla pulizia dell’intera area; vengono identificate in maniera puntuale quali tipologie di ristrutturazioni e impianti possono essere ammessi e indicate tempistiche chiare rispetto all’ultimazione dei lavori della Città e a quelli spettanti ai concessionari.
A questo primo bando ne seguirà un altro con le Arcate rimanenti, comprese quelle destinate a servizi pubblici, sulle quali la Città valuterà l’offerta non solo dal punto di vista economico, ma anche in base alla progettualità che i concorrenti vorranno sviluppare in quegli spazi.