di Eliana Bert
Sabato 23 maggio, nel Centro municipale di Protezione Civile di via delle Magnolie 5, si svolgerà la manifestazione conclusiva del programma educativo “Salviamoci la pelle”.
Si inizierà alle 9,30 con l’accoglienza delle scolaresche e dei loro accompagnatori per poi entrare nel vivo della festa. Alle 10,15 si potrà assistere a un saggio dei Volontari e delle Unità Cinofile da Soccorso di protezione civile dell’Associazione Volontari Alpini “Dingo” e dell’Associazione Nazionale Polizia di Stato “Nucleo Protezione Civile” per poi proseguire, alle 10,45, con un lungo break durante il quale gli spettatori potranno vedere, ma anche partecipare, a una simulazione di operazioni di soccorso con lo spegnimento di un principio di incendio attraverso l’utilizzo di manichette, raccorderie e lance antincendio, nonché alla prova di superamento di un’area attraverso lo scivolamento su un cavo d’acciaio con una speciale carrucola fissata ad un’ imbracatura (entrambe le proposte ludico-didattiche saranno gestite dall’Associazione Corpo Nazionale Guardiafuochi Distaccamento di Torino) . I partecipanti, inoltre, potranno visitare la mostra degli elaborati grafici realizzati dalle classi che hanno partecipato al progetto “Salviamoci la pelle” e provare un percorso sensoriale e addestrativo in uno spazio chiuso invaso dal fumo scenico. Seguirà, alle 12,15, la premiazione delle scolaresche e degli insegnanti che concluderà la manifestazione.
Il progetto, realizzato per la prima volta in Italia dal servizio di Protezione Civile del Comune di Torino e consolidatosi nel tempo, si propone un duplice obiettivo: da un lato “prevenire”, ovvero estendere nelle scuole la consapevolezza delle diverse tipologie di rischio presenti sul territorio e, dall’altro, sensibilizzare ed educare all’autoprotezione e alle più corrette norme comportamentali a fronte di calamità o pericoli in genere oltre a fornire informazioni sull’attività del Servizio Protezione Civile della Città di Torino.
L’iniziativa, attualmente, si rivolge agli alunni delle scuole dell’infanzia, primarie e secondarie di primo grado, ma si sta valutando di estenderla anche agli studenti delle scuole secondarie di secondo grado.