di Michele Chicco
Rimarrà visibile al pubblico fino al 20 settembre l’installazione “La Biblioteca arabo sicula” di Stalker e De Luca al MAO di Torino.
Si tratta di un viaggio nel cuore del Mediterraneo, attraverso il racconto magico dei viandanti arabi in Sicilia nel suo momento di massimo splendore. L’opera, firmata dal gruppo romano Stalker e dall’artista pugliese Antonio De Luca nel 2001, è oggi a Torino in occasione di “Parole Sospese”, l’evento promosso dal MAO Museo d’Arte Orientale, in collaborazione con la Fondazione Orestiadi, Istituto di Alta Cultura Onlus.
In uno spazio della Sala Mazzonis del MAO, appositamente dedicato all’opera, i visitatori potranno muoversi al suo interno in una selezione di testi dedicati ai luoghi, gli usi e le tradizioni della Sicilia musulmana, ispirata al volume Biblioteca siculo – araba del celebre orientalista Michele Amari.
L’installazione di Stalker e De Luca suggerisce anche una riflessione di assoluta attualità sul dialogo interculturale e la fratellanza tra i popoli di molti secoli fa.
La Biblioteca arabo sicula arriva al MAO dopo aver partecipato alla mostra itinerante L’Islam in Sicilia: un giardino fra due civiltà. Un progetto iniziato nel 2002 e dedicato all’analisi e alla rappresentazione delle reciproche influenze tra le diverse culture che diedero vita nell’isola, tra il IX e XII secolo, ad una fase di relazione tra diversi mondi e di pacifica convivenza fra ebrei, musulmani e cristiani. In sette anni l’esposizione ha percorso più di 30mila chilometri, toccando le principali capitali del mondo arabo Libano, Tunisia, Egitto, Giordania, Yemen, Pakistan, Oman, Emirati Arabi Uniti, Qatar e Arabia Saudita.
Fino al 20 settembre 2015 al MAO Museo d’Arte Orientale di Torino/Sala Mazzonis in via San Domenico 11.
Orario: da martedì a venerdì 10.00-18.00, sabato 11.00-20.00, domenica 11.00-19.00
Ingresso incluso nel biglietto del museo.
Info: 01101136927 www.maotorino.it