di Piera Villata e Gianni Ferrero
Le meraviglie d’Italia sono il tema conduttore del 28° Salone del Libro in programma allo spazio espositivo del Lingotto Fiere, inaugurato questa mattina dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella e che richiamerà il pubblico incuriosito dalle novità editoriali fino a lunedì 18 maggio. La manifestazione internazionale dedicata alle forme della scrittura ha un’ampiezza di iniziative che è cresciuta nel tempo e in cui i torinesi e i lettori non solo piemontesi si identificano appieno in una città che ha fatto dell’investimento in cultura la chiave strategica della rinascita. Molte le novità in programma inserite dal direttore Ernesto Ferrero e dal presidente Rolando Picchioni. Legame naturale con la città che ha organizzato le manifestazioni di Torino Incontra Berlino, la Germania è il Paese ospite d’onore con uno stand nel Padiglione 3 e oltre venti autori che presenteranno le loro opere pubblicate in Italia: rappresentanti dei generi letterari più diversi, dal thriller al saggio, dal libro illustrato all’epopea familiare. La campagna pubblicitaria del salone del libro è rappresentata dal quadro di Wilhelm Tischbein che nel 1787 ritrasse Wolfgang Goethe sulla via Appia, sullo sfondo della campagna romana costellata di rovine, “in cui il viaggio in Italia viene fissato come momento fondativo di ogni formazione culturale”. Regione ospite d’onore è il Lazio, presente con autori e piccoli editori. Da quest’anno l’iva sugli ebook è scesa al 4%: il Salone sarà anche la prima occasione significativa per tracciare un primo bilancio degli effetti di questo provvedimento sul mercato del libro elettronico. Il Salone Off, che porta autori fuori dal Lingotto e che lo scorso anno contò 500 eventi in 250 location delle 10 Circoscrizioni e in 6 luoghi della provincia, si allargherà ai comuni dell’hiterland. Ed anche in questa edizione l’Associazione delle Fondazioni di origine bancaria del Piemonte metterà a disposizione dei ragazzi delle scuole piemontesi 12mila ingressi per visitare gratuitamente stand e incontrare gli scrittori. L’anno dell’Esposizione universale di Milano, destinata a richiamare milioni di visitatori, offre l’occasione di ripercorrere e ripensare il nostro rapporto con l’immenso patrimonio che abbiamo ereditato. Ecco spiegato il perché delle meraviglie dell’Italia come filo conduttore -. Un tesoro artistico, architettonico, letterario, musicale, linguistico, paesaggistico, che comprende le tecniche materiali, il design, la moda, il cinema, la fotografia e che, nella sua stessa varietà, ha concorso a definire quello che viene riconosciuto come il carattere, l’identità, lo stile italiano. Al Salone sarà anche ricordata la ricorrenza dei 750 anni della nascita di Dante.
L’aereo del Capo dello Stato è atterrato poco dopo le dieci allo scalo di Caselle. Ad accoglierlo il prefetto Paola Basilone. Alle dieci e mezza ad aspettarlo davanti ai padiglioni del Salone il presidente della Regione Sergio Chiamparino e il sindaco Piero Fassino. Poi il tempo di spostarsi nella Sala Gialla dove hanno preso la parola il presidente della Fondazione per il Libro, Rolando Picchioni, la rappresentante del Paese ospite, la Germania, il direttore Ernesto Ferrero, il sindaco e il governatore della Regione. Dopo averli ascoltati, Sergio Mattarella si è rivolto alla platea dal leggio montato sul palco per il suo saluto inaugurale.
Al termine della cerimonia la delegazione presidenziale, prima di lasciare il Lingotto per raggiungere il grattacielo Intesa Sanpaolo in corso Inghilterra, si è soffermata allo stand del Ministero della Difesa, accolta dall’ammiraglio Aurelio De Carolis. Mattarella ha poi visitato il padiglione degli editori e si è diretto allo spazio giovani dove ragazzi e bambini erano intenti ad ascoltare una riflessione sulla Shoah.