di Silvia Bruno in collaborazione con la redazione di Torino Click
Una giornata di vero sport integrato fra persone disabili e non. È quella che sabato 23 maggio il CSEN (Centro Sportivo Educativo Nazionale) Piemonte organizza al Palacollegno per la prima edizione della Giornata Europea dello Sport Integrato, che vede coinvolte altre 11 città italiane e 12 delegazioni di paesi europei, per un totale di 5.000 atleti partecipanti.
L’evento – che ha avuto l’appoggio dell’Unione Europea e del Comitato Italiano Paralimpico – è stato presentato questa mattina al Palacollegno, dove il Presidente di CSEN Piemonte Gianluca Carcangiu ha spiegato che sarà certamente una grande festa di sport, ma l’obiettivo finale del progetto è definire nel lungo periodo un regolamento europeo degli sport integrati da condividere con le organizzazioni sportive nazionali. Presente anche il Vicesindaco e Assessore alle Politiche Sociali della Città di Torino, Elide Tisi, che ha ringraziato gli organizzatori per aver coinvolto Torino in qualità di Capitale Europea dello Sport 2015, lodando il lavoro del Comune di Collegno per le preziose politiche di rete a pochi mesi dall’avvio della Città Metropolitana e sottolineando che lo spirito di inclusione della Giornata del 23 maggio è lo stesso che da anni caratterizza il progetto “Motore di Ricerca: Comunità Attiva”, una rete di servizi rivolti alle persone con disabilità dove le diverse attività proposte (espressive, sportive e ricreative) diventano importanti occasioni di crescita per tutti.
La Regione era invece rappresentata dall’Assessore allo Sport Giovanni Maria Ferraris, che ha ribadito come in questo senso lo sport possa davvero far nascere una cultura diversa.
La Giornata Europea dello Sport Integrato di Collegno inizierà alle ore 10, avrà come protagonisti atleti provenienti dal nostro paese e da Spagna, Polonia, Grecia e Romania e concentrerà l’attenzione del pubblico su tre discipline: il tennis tavolo, la danza e l’agility dog. Le prime due (portate dalle associazioni Tennis Tavolo Torino, Ballo anch’io e Baldanza) sono un perfetto esempio di come lo sport possa far interagire insieme persone con disabilità e non: ad esempio nel ping pong ci sono parecchi istruttori in carrozzina che insegnano a persone cosiddette “normodotate” e la danza in carrozzina prevede, anche a livello agonistico, un atleta seduto partner di uno in piedi. Infine l’importanza dell’agility dog – specialità che consiste nel condurre il cane attraverso esercizi e percorsi di abilità – che può essere praticato anche da persone disabili poiché molto utile per raggiungere obiettivi tra cui l’orientamento nello spazio, la coordinazione, la memoria e l’attenzione, come spiegato da Susanna Coletto del Centro Cinofilo delle Vaude, che si è anche esibita brevemente col suo collie Sandy.
Perché lo sport può davvero non avere barriere, nemmeno fra uomini e animali.