di Raffaela Gentile
“Sin dalla candidatura della città a Capitale Europea dello Sport per il 2015, eravamo consapevoli che questa sarebbe stata una grande opportunità per Torino. Allora come oggi intendiamo contraddistinguere questo titolo lavorando su due assi portanti: grandi appuntamenti sportivi da un lato e dall’altro promozione sportiva per tutti i cittadini”: lo ha detto il sindaco, Piero Fassino, intervenendo alla conferenza: Torino 2015 sport e scuola: un’eredità materiale”. “Sappiamo – ha aggiunto il – Sindaco – che il tempo che riserviamo allo sport è secondo soltanto a quello che dedichiamo al lavoro, per questo siamo convinti che lo sport è un diritto che deve essere riconosciuto ed esercitato”.
Per Torino Capitale Europea dello Sport, la Città ha coinvolto l’85 % degli studenti delle scuole elementari e medie nei corsi sportivi offerti dall’Assessorato allo Sport e graduati per ogni fascia d’età: dai corsi di nuoto per tutte le classi elementari, alle attività ludico motorie di base per il primo ciclo delle classi elementari, agli sport con gli attrezzi e di squadra per il 2° ciclo delle classi elementari e per le classi delle medie.
I progetti “Gioca per sport” per gli allievi delle scuole elementari e “A scuola per sport” dedicati agli studenti delle scuole medie, condotti da istruttori qualificati, tutti laureati o diplomati SUISM, sono stati pensati per far conoscere e avvicinare le ragazze e i ragazzi a 16 differenti sport. Le lezioni, che si sono svolte presso le palestre scolastiche durante l’orario di lezione, hanno coinvolto quasi 50mila alunni.
Per alcune discipline, come Atletica Leggera, Basket, Pallavolo, Baseball e Pallamano i corsi sono stati ulteriormente articolati nell’organizzazione di veri e propri tornei per dar vita alle Miniolimpiadi Scolastiche cui hanno aderito 105 classi delle scuole elementari e medie cittadine.
Promuovere lo sport in tutte le sue declinazioni, ha anche significato per l’Amministrazione comunale impegnarsi a sanare le carenze strutturali e ad incrementarne le dotazioni nei luoghi dove le scuole e le associazioni di base del ricco tessuto sportivo cittadino praticano sport di base. Ad esempio, nel solo primo quadrimestre del 2015, sono state attrezzate le palestre di 40 istituti scolastici: canestri per il Basket, quadri svedesi e altre attrezzature fisse; tutto ciò per far sì che in quegli spazi dedicati alla pratica sportiva di base si possano svolgere regolarmente non solo le attività previste nei programmi ministeriali, ma anche la possibilità di esecuzione di nuovi e ulteriori corsi sportivi per i cittadini.
“L’assegnazione del titolo di Capitale Europea dello Sport – sottolinea l’assessore allo Sport, Stefano Gallo – per la nostra Amministrazione significa impegnarsi al massimo alfine di incrementare la pratica sportiva dei cittadini, ovvero acquisire le giuste conoscenze per mettere in pratica sani e corretti stili di vita, affinché una corretta attività motoria diventi parte integrante del percorso di crescita dei più piccoli e sana abitudine alla prevenzione delle patologie per i più adulti, lasciando, oltre alle ricadute sul territorio date dal turismo sportivo, un’eredità materiale nei luoghi di sport di base per la scuola, le associazioni sportive e i cittadini.
178 sono i plessi scolastici (111 di scuole primarie e 67 di scuola secondaria di 1° grado) censiti dall’Amministrazione comunale. Da questa indagine in città risultano esserci 202 le palestre attive.
Nella prima fase di lavori sono stati già effettuati 52 interventi in 40 plessi scolastici. Per la fornitura di nuove attrezzature sportive l’esborso sostenuto dall’Amministrazione è stata di 180 mila euro, mentre per la manutenzione e per la messa a norma delle palestre la spesa è stata di 43 mila euro.