Sono oltre 5 milioni di euro le risorse che saranno a disposizione per finanziare progetti di Enti del terzo settore mirati al sostegno e all’autonomia abitativa di persone e famiglie in condizioni di fragilità e svantaggio.
A deciderlo la Giunta comunale, che nella seduta di questa mattina ha approvato, su proposta dell’assessore alle Politiche sociali Jacopo Rosatelli, la delibera con le linee di indirizzo per gli Avvisi pubblici rivolti agli Enti del terzo settore, bandi che saranno aperti nelle prossime settimane e che consentiranno di realizzare piani di azione e percorsi di inclusione.
“Il problema della casa deve essere affrontato dentro una visione di trasformazione della vita sociale nel territorio, in grado di coniugare un potenziamento dell’offerta di accoglienze abitative per situazioni di emergenza con la risposta a bisogni individuali e collettivi di tipo socio-assistenziale ed educativo – ha sottolineato Jacopo Rosatelli, assessore alle Politiche sociali della Città di Torino – Dentro una strategia complessiva di tutela delle persone a rischio di emarginazione, questa delibera è uno sviluppo delle indicazioni contenute nell’accordo sulle politiche abitative sottoscritto nel 2023 con Cgil, Csl e Uil, in linea con i contenuti del documento “Alleanza per la casa” promosso dai sindacati confederali stessi, dai sindacati inquilini insieme alla Pastorale Sociale e del Lavoro della Diocesi di Torino e al CICSENE.”
Due nello specifico le linee di intervento previste e sulle quali potranno essere presentate le progettualità: reti per l’abitare, che include piani di azione per intercettare e rispondere ai diversi bisogni abitativi, sia attraverso un rafforzamento delle opportunità a disposizione dei cittadini tramite il sistema di housing, housing diffuso e inserimenti abitativi supportati, sia sostenendo l’autonomia abitativa e il mantenimento dell’abitazione di residenza; reti per l’autonomia, che prevede progetti mirati al rafforzamento della rete territoriale di prossimità in risposta ai bisogni di accoglienza, orientamento e sostegno di persone in condizione di povertà.
Per la realizzazione dei progetti, approvati a seguito della procedura valutativa, è previsto un contributo a fondo perduto a valere sugli oltre 5 milioni di euro di fondi messi a disposizione dal Programma Nazionale METRO Plus 2021/2027, di cui 1,4 condizionati al raggiungimento degli obiettivi nella prima fase. Gli Enti beneficiari dovranno compartecipare in misura minima del 10% rispetto al piano complessivo, che avrà durata pluriennale e che dovrà concludersi entro il 31 dicembre 2028.
Tra i criteri di selezione individuati per la valutazione delle domande ci sono: la qualità della proposta in relazione alla tipologia di attività e la sua coerenza con gli ambiti che si intendono affrontare; il livello di congruenza del progetto con il piano economico; l’articolazione e il coinvolgimento della rete di collaborazione con i soggetti istituzionali no profit e profit in relazione all’oggetto progettuale; le modalità operative e gestionali degli interventi e delle attività oggetto della progettazione; attività e progetti realizzati negli ultimi due anni; la presenza di modalità innovative per la realizzazione delle azioni.