Giustizia riparativa: adesione della Città al progetto per la realizzazione dei servizi pubblici per la mediazione penale

La Giunta comunale, nella seduta odierna, su proposta della vicesindaca Michela Favaro ha approvato l’adesione al Progetto del Centro di Giustizia Riparativa di Torino per la realizzazione dei servizi pubblici per la giustizia riparativa e la mediazione penale e l’approvazione delle linee guida rivolto agli Enti del Terzo Settore finalizzato alla raccolta di manifestazioni di interesse a collaborare con la Città per la partecipazione al bando della Regione Piemonte.

La Città di Torino dal gennaio 1995 gestisce un Centro di Mediazione Penale Minorile in attuazione di un protocollo di intesa siglato nel tempo con Regione Piemonte e recentemente prorogato fino al 31 dicembre 2024.

Al fine di favorire il processo di cambiamento sostanziale sul tema della Giustizia Riparativa, la Città in condivisione con gli operatori delle comunità, intende incrementare la creazione di possibilità per gli autori di reato di potersi spendere in azioni riparative.

L’Amministrazione Comunale intende così sviluppare e declinare le progettualità previste dal progetto in collaborazione con i soggetti del Terzo Settore mediante lo strumento della coprogettazione, tenendo conto che le attività previste saranno attuate anche dal personale del Centro Giustizia Riparativa della Città di Torino, con l’attivazione di percorsi di Giustizia Riparativa, in particolare attraverso la mediazione ma anche per mezzo di altre forme dialogiche, anche di gruppo, rivolte sia a minori che giovani adulti ed adulti, sia all’esterno che all’interno delle strutture carcerarie.

La delibera approva anche le linee guida per l’avviso rivolto agli Enti del Terzo Settore operanti nella Regione Piemonte e finalizzato alla raccolta di manifestazioni di interesse a collaborare con la Città nella partecipazione al Bando Regionale. Agli aderenti verrà richiesta una proposta progettuale modulata su una o più azioni specifiche come la co-conduzione di gruppi di sensibilizzazione alla gestione dei conflitti e alla giustizia riparativa nei contesti carcerari per adulti e giovani adulti a Torino; la co-conduzione di percorsi di Giustizia Riparativa, tra cui di mediazione penale, sia individuali che di gruppo, per le persone domiciliate nel territorio di riferimento del Centro; supporto all’attivazione e gestione delle Attività di Unità Sociale (AUS) che impegnano il reo e la collettività nel ripristino del legame interrotto dall’evento reato.

“La delibera di oggi – ha dichiarato la vicesindaca Michela Favaro – rappresenta un ulteriore passo avanti in un percorso consolidato che l’Amministrazione sta portando avanti per costruire una comunità più attenta alla risoluzione pacifica dei conflitti, basata sull’ascolto e sul riconoscimento reciproco. Siamo lieti di sviluppare queste progettualità coinvolgendo attivamente gli Enti del Terzo Settore e il Centro Giustizia Riparativa, in linea con l’obiettivo comune di realizzare una città sempre più inclusiva e giusta”.