Il progetto esecutivo relativo ai lavori di manutenzione straordinaria del complesso dell’ex Irv di corso Unione Sovietica 220 tesi al miglioramento del decoro urbano e al potenziamento dei servizi sociali è stato approvato questa mattina dalla Giunta comunale su proposta della Vicesindaca Michela Favaro.
La delibera prevede la contestuale approvazione del nuovo quadro economico e del cronoprogramma finanziario delle opere con lavori per un importo complessivo di 8.557.500,00 euro, che saranno finanziati in parte con fondi PNRR e in parte con fondi PNC nell’ambito di Next Generation EU.
Nel dettaglio sono previste opere manutentive finalizzate alla riqualificazione dei padiglioni I, II, III del complesso edilizio volte al completamento dei collegamenti verticali, l’ammodernamento dei sistemi di ascensore, la creazione di nuovi accessi per disabili, una nuova distribuzione interna e il rifacimento di alcuni servizi igienici. Sono inoltre previsti adattamenti strutturali della nuova area per spettacoli, un adeguamento antincendio e la risistemazione delle aree verdi.
Il progetto si inserisce nel Piano Integrato Urbano – PIU, che prevede interventi di rigenerazione urbana dei quartieri torinesi con la riqualificazione delle sedi bibliotecarie e del tessuto urbano che le ospita, per contrastare le vulnerabilità materiali e sociali, eliminare le barriere fisiche e socio-culturali, migliorare l’accessibilità e la qualità dello spazio pubblico e dei luoghi della socialità e dell’inclusione.
“La riqualificazione dell’edificio non è solo un intervento strutturale, ma un’azione concreta per ridurre le barriere sociali e incentivare l’inclusione attraverso la creazione di spazi accessibili e funzionali che rispondano alle esigenze di tutti i cittadini, in particolare delle fasce più vulnerabili della popolazione – afferma la Vicesindaca Michela Favaro -. Con questa operazione, l’Amministrazione afferma il proprio impegno per la realizzazione di una città più equa, inclusiva e solidale, dove ogni individuo possa sentirsi parte integrante della comunità e avere accesso a servizi di qualità”.