Mentre i padiglioni del Lingotto rapidamente si riempiono di lettori, scolaresche e curiosi e iniziano ad animarsi i primi talk con scrittori e ospiti, all’Auditorium il taglio del nastro dà ufficialmente inizio alla trentaseiesima edizione del Salone Internazionale del Libro di Torino, la più grande di sempre con i suoi 137mila metri quadrati tra Lingotto, Oval e Centro Congressi.
Ad anticipare il grande giorno, ieri sera, è stato lo spettacolo Castelli in aria, andato in scena all’Auditorium Rai, con le letture di David Riondino, a partire proprio dai Castelli in aria di Luciano di Samosata, accompagnato dalle canzoni interpretate da Monica Demuru insieme al pianoforte di Natalio Mangalavite.
Questa mattina, come da tradizione, la direttrice Annalena Benini ha aperto la sua prima edizione del Salone, insieme alle autorità. È anche il primo Salone senza Ernesto Ferrero, suo storico direttore per un periodo lunghissimo, scomparso l’ottobre scorso, come ha ricordato il Sindaco della Città di Torino nel suo intervento, rimarcando l’importanza della kermesse per Torino e per i torinesi. A seguire gli interventi del presidente della Regione e dei ministri all’Istruzione e alla Cultura, con l’annuncio di una grande mostra in arrivo a Torino dedicata alla figura di Piero Gobetti.