Qual è il domani che vogliamo? Immaginarlo nell’ampio ventaglio di futuri probabili, possibili e preferibili che abbiamo davanti a noi e trasformare l’idea in progettualità è la sfida lanciata dalla quarta edizione di ‘Biennale Tecnologia’, in programma dal 14 al 18 aprile nella nostra città.
“Utopie realiste” è il titolo della manifestazione ideata e organizzata dal Politecnico giunta quest’anno alla sua quarta edizione e dedicata a esplorare il rapporto tra tecnologia e società. Con questo tema complesso e attuale, che vuole immaginare il futuro in forma utopica, Biennale Tecnologia invita un pubblico di ogni età a gettare lo sguardo verso prospettive future – visionarie e concrete allo stesso tempo – per immaginare insieme nuovi mondi possibili.
Lo faranno, negli oltre 160 appuntamenti tra lezioni, dibattiti, incontri, mostre e spettacoli ad accesso gratuito, i 280 relatori, accademici ed esperti che tra giovedì e domenica prossimi raggiungeranno Torino da ogni parte del mondo.
Un programma ricco e articolato fondato sulla stretta collaborazione tra le scienze tecnologiche e le scienze sociali e umane che, adottando un approccio interdisciplinare, si svilupperà attraverso i temi più attuali nel dibattito contemporaneo.
Tra le novità di questa edizione la festa di apertura organizzata negli spazi del Politecnico mercoledì 17 aprile dalle 19 alle 24, attraverso un percorso espositivo e interattivo dedicato all’Intelligenza Artificiale, tra effetti sonori e visivi. Gli ospiti potranno muoversi liberamente tra i gironi di un universo tecnologico, attraverso un itinerario dantesco tra distopia, utopia e realtà.
“Realismo e immaginazione non si escludono a vicenda, ma, anzi, si completano, per favorire uno slancio verso nuovi paradigmi dei rapporti tra tecnologia, umanità e società – spiegano gli organizzatori – In mezzo a quella che è una policrisi – una tempesta perfetta di crisi diverse e interconnesse – è impossibile trovare soluzioni esclusivamente tecniche, perché le nuove tecnologie da sole non basteranno, senza anche un cambiamento nei modelli di sviluppo, di consumo, di trasporto, di alimentazione. C’è bisogno di utopie realiste che indichino una direzione.”
Cinque le sedi principali della manifestazione, col Politecnico come polo centrale, Castello del Valentino, piazzale Duca d’Aosta, OGR e piazza San Carlo. A questi spazi si aggiungono altre 20 sedi del programma OFF di Biennale Tecnologia.
Si parlerà di ecologia, digitale, energia, sostenibilità, rischi ambientali, intelligenza artificiale, sviluppo economico, lavoro e inclusione sociale oltre ad analizzare più nel dettaglio la storia e l’evoluzione della tecnologia anche nelle altre culture, e ancora guerra e pace, mobilità, salute, nuovi modelli di sviluppo e nuove frontiere.
Anche gli spettacoli – giovedì alle 21 le Ogr la rappresentazione di Homo Deus, esibizione appositamente pensata per la Biennale Tecnologia – saranno di stimolo per ragionare sul presente e sul futuro nostro, come singoli e come specie umana, e del pianeta Terra.
Si discuterà di come poter reagire al cambiamento climatico coinvolgendo le comunità – solo così si potrà fare la differenza e trovare soluzioni comuni – e parlando di missione impatto zero sarà presentato il progetto Torino 2030 che vede la nostra città selezionata dalla Commissione europea tra le 100 città dell’Unione che partecipano alla missione città intelligenti a impatto zero entro il 2030. Al centro delle discussioni anche l’idea di città di domani che dovrà essere sempre più funzionale, pensata con immaginazione e creatività per tessere nuove relazioni tra le due componenti essenziali della vita cittadina: il tempo e lo spazio.
Tante le occasioni che vedranno in relazione tecnologia e mondi espressivi tradizionalmente distanti dalle discipline tecniche: l’arte, il cinema e la letteratura. Una relazione, quella tra tecnologia e umanità raccontata anche attraverso esposizioni e installazioni artistiche.
La tecnologia scenderà poi letteralmente in piazza con ricerca degli studenti del Politecnico esposta nel cuore di Torino, in piazza San Carlo, che per tutta la durata della manifestazione sarà una vetrina per 17 team studenteschi dell’Ateneo.
Ragazze e ragazzi delle scuole secondarie troveranno a Biennale Tecnologia percorsi e attività dedicati, ma grande attenzione sarà riservata anche a chi ha da 0 a 14 anni, con l’area pedonale antistante la sede centrale del Politecnico trasformata in un vero e proprio villaggio della tecnologia dedicato ai più piccoli e alle loro famiglie. Stand con laboratori ed esperimenti curati da ricercatori e associazioni porteranno i temi di scienza e tecnologia a misura di tutti.
Tutti gli eventi e gli incontri di Biennale Tecnologia sono ad accesso libero e gratuito, fino a esaurimento posti. Per alcuni incontri o attività, laddove segnalato, è richiesta la prenotazione obbligatoria sul sito .
Le scuole secondarie di secondo grado avranno l’opportunità di partecipare a tutti gli eventi del programma principale di Biennale Tecnologia, prenotandosi attraverso www.biennaletecnologia.it. Sempre su prenotazione avranno la possibilità di partecipare gratuitamente ai laboratori pratici e interattivi del programma Politecnico Aperto.