Il campo da calcio della Colletta diventerà presto un centro aggregativo non solo per i neo arbitri ma anche per i direttori di gara delle categorie provinciali, regionali e nazionali.
Il progetto è stato ideato dalla sezione dell’Associazione Italiana Arbitri di Torino che ha richiesto all’Assessorato allo Sport e alla Circoscrizione 7 la disponibilità di utilizzare l’impianto con l’obiettivo di creare un “polo di allenamento sezionale”, ovvero un luogo da frequentare e dove potersi tenere in forma secondo le metodologie tipiche della professione.
Alla presentazione dell’iniziativa ieri sera erano presenti il sindaco, accompagnato dall’assessore allo Sport, dal presidente della Circoscrizione 7 e da quello della sezione torinese degli arbitri dedicata a Luca Colosimo, il giovane direttore di gara scomparso prematuramente in un incidente stradale quando stava ritornando a casa dopo aver arbitrato una partita. Ospite d’onore è stata Maria Sole Ferrieri Caputi, primo arbitro donna ad arrivare in serie A dove ha esordito il 2 ottobre 2022 dirigendo la gara tra Sassuolo e Salernitana.
“Ho cominciato a fare l’arbitro a 16 anni – ha ricordato il sindaco di Torino – ed è stata una grande passione che mi ha accompagnato fino ai 30. Ho vissuto delle esperienze faticose, ma allo stesso tempo anche formative. L’arbitro spesso deve decidere da solo, in fretta e deve sempre assumersi le responsabilità. Credo che questo progetto possa essere molto interessante soprattutto per chi vuole avvicinarsi alla professione arbitrale e per chi desidera allenarsi con degli amici e colleghi in vista delle gare del fine settimana””, ha proseguito concludendo poi con i ringraziamenti a tutti coloro che hanno voluto e creduto nel progetto.
“”Un progetto, quello dell”Associazione Italiana Arbitri – ha sottolineato l’assessore allo Sport – che rappresenta un bell’esempio di come Torino voglia dare nuova linfa agli impianti sportivi , mettendo al centro la qualità della vita nella città e creando nuove opportunità di partecipazione per i torinesi”.
Marco Aceto