Umana Reyer Venezia – Famila Wuber Schio = 68/81 (20/17; 38/46; 59/68)
“La finale con Venezia sarà una partita dove ce la giocheremo punto a punto”, aveva pronosticato la giocatrice di Schio Costanza Verona nel post gara della semifinale contro Ragusa. Ed effettivamente per quasi metà gara è stato così.
Il primo quarto si chiudeva con le due squadre divise da sole tre lunghezze, 20/17 per Venezia grazie ad una tripla di Lisa Berkani a quattro secondi dal suono della sirena. L’equilibrio proseguiva anche nella seconda frazione con Schio che provava lo strappo e grazie a canestri di Parks, Guirantes e Villa si portava sul 44/38. Poi arrivava ancora il canestro della capitana di Schio Giorgia Sottana che portava la sua squadra negli spogliatoi sul 46/38.
Dal terzo quarto la voglia di Schio di alzare al cielo la sua quindicesima Coppa Italia è sembrata inarrestabile, mentre l’ Umana Reyer cercava inutilmente di riaprire la gara. Vicentine avanti per 68/59 e Venezia ancora ad inseguire tentando di colmare il break conquistato da Schio nel secondo quarto.
Alle ragazze di Andrea Mazzon è rimasta la soddisfazione di aver giocato contro una compagine che quest’oggi è stata superiore per almeno tre quarti. A portare la coppa a casa sono state le ragazze di coach Dikaioulakos che si sono imposte con il punteggio di 81/68.
“Ci abbiamo provato sino all’ultimo con tutte le nostre forze, ma oggi abbiamo veramente incontrato una grande squadra – ha detto il coach dell’Umana Reyer Venezia Andrea Mazzon-. Da domani pensiamo alle gare che ci aspettano da qui fino alla fine della stagione. Speriamo di ritrovarci tutte e due nella finale scudetto”.
“Vorrei fare i complimenti alle mie ragazze per la splendida partita – ha detto l’allenatore di Schio Georgios Dikaioulakos-. Nel primo quarto le ragazze sono state brave a mantenere solo tre punti di svantaggio da Venezia. Nel secondo abbiamo ritrovato la nostra identità e così fino alla fine. Un applauso a Robyn Parks per la grande prestazione e per aver messo a segno 25 punti”.
Marco Aceto