“Il Treno del Ricordo” è partito dalla stazione di Trieste il 10 febbraio e si fermerà in dodici città italiane per raccontare, attraverso degli allestimenti evocativi, la storia delle vittime delle foibe, dell’esodo istriano, fiumano, giuliano-dalmata nel secondo dopoguerra e della complessa vicenda del confine orientale.
Oggi il mezzo si è fermato al binario 1 della stazione di Porta Nuova a Torino dove è stato accolto dagli alunni delle scuole cittadine e dalla vicesindaca Michela Favaro, che ha sottolineato come: “il ricordo, la memoria della persecuzione e delle tragedie deve essere fecondo, deve produrre anticorpi, deve portarci, a fare in modo che simili lacerazioni crudeli nei confronti della libertà, del rispetto dei diritti umani, della convivenza appartengono ad un passato irripetibile. Il Treno del Ricordo, che oggi fa tappa a Torino, è una importante iniziativa attraverso la quale si può ripercorrere idealmente il viaggio compiuto dagli esuli giuliano-dalmati”.
Il progetto del “Treno del Ricordo” è nato grazie alla collaborazione fra il Governo Italiano e la Fondazione Ferrovie dello Stato e dopo Torino farà tappa a Genova (15 febbraio), Ancona (17 febbraio), Bologna (18 febbraio), Parma (19 febbraio), La Spezia (20 febbraio), Firenze (22 febbraio), Roma (24 febbraio), Napoli (5 febbraio), per terminare la sua corsa a Taranto martedì 27.
Nei quattro vagoni principali è stata allestita una mostra multimediale aperta al pubblico e l’esposizione è suddivisa nelle sezioni Italianità, Esodo, Viaggio del dolore e Ricordi di una vita. All’interno si potranno vedere dei filmati di repertorio provenienti dall’archivio dell’Istituto Luce e da Rai Teche, video originali, fotografie e masserizie fornite dall’Istituto Regionale per la Cultura Istriana-Fiumana-Dalmata. Anche Torino ha accolto molti istriani e fiumani che all’epoca trovarono alloggio in Borgo San Paolo e nelle case di corso Cincinnato.
Marco Aceto