Da sempre la conoscenza è stata individuata come un mezzo per ridurre la disuguaglianza, ma oggi è davvero così? Un interrogativo che torna pressante ogniqualvolta si assiste a un’accelerazione del progresso tecnologico e le discussioni sulle conseguenze di questo balzo in avanti, di fatto un cammino proseguito incessante ma lontano dai riflettori, portano a galla nuovi e vecchi timori, in primis quello sul numero dei posti di lavoro che andranno persi, sulla loro qualità e sulle retribuzioni di quelli che rimarranno.
La fondatrice e amministratrice delegata della società di produzione Graffiti Doc Enrica Capra, l’attore doppiatore e regista Claudio De Pasqualis e il critico cinematografico e attualmente autore e conduttore di “Hollywood Party” su Radio Tre Steve Della Casa, cercheranno, coordinati dalla vicedirettrice della Stampa Annalisa Cuzzocrea, di dare una risposta a questa e ad altre domande nel corso di ‘L’algoritmo e la decima musa: come l’IA sta cambiando il cinema’, in programma giovedì 8 febbraio dalle ore 17.30 al Circolo dei lettori di Torino.
Le preoccupazioni sul futuro, nel timore che l’AI potesse diventare un partner creativo e produttivo fondamentale, hanno spinto attori, doppiatori e sceneggiatori a mobilitarsi scendendo in sciopero e paralizzando di fatto l’industria del cinema americano da maggio a settembre dello scorso anno. Cosa potrà essere di tutte quelle figure professionali che contribuiscono a creare un’opera se l’Intelligenza Artificiale scriverà sceneggiature, realizzerà effetti speciali, sostituirà il lavoro dei doppiatori, realizzerà personaggi digitali? L’umanità e la sensibilità artistica saranno ancora centrali nei film del futuro?
L’incontro è il primo degli appuntamenti di Aspettando il festival 2024, un’iniziativa promossa dal Festival Internazionale dell’Economia insieme al Circolo dei lettori di Torino in collaborazione con La Stampa, che accompagnerà alla terza edizione della manifestazione, in programma nella nostra città dal 30 maggio al 2 giugno 2024 e dedicata al tema “Chi possiede la conoscenza”. Un argomento che coinvolge ogni singolo settore della vita pubblica: dalle imprese al commercio, dalla salute alle politiche urbane, dai trasporti alla comunicazione oltre, naturalmente, al mondo della ricerca e della formazione.
Dopo il successo delle prime due edizioni, che si sono occupate rispettivamente di “Merito, diversità e giustizia sociale” (2022) e di “Ripensare la globalizzazione” (2023), il Festival tornerà in alcune delle più belle sale del centro del capoluogo piemontese, ospitando i più grandi economisti del mondo che su questo tema lavorano alla frontiera, oltre che ricercatori che lo studiano in tante altre discipline.
Il prossimo incontro di avvicinamento al Festival si terrà il 5 marzo alle ore 17.30 al Collegio Carlo Alberto – Auditorium e s’intitolerà “Il museo e il valore della cultura. Le sfide del futuro tra ricerca, inclusione e transizione digitale.” Introduce Giorgio Barba Navaretti, intervengono Christian Greco, Paola Dubini, coordina Marco Zatterin.
Il Festival Internazionale dell’Economia è ideato, progettato e organizzato dagli Editori Laterza con la direzione scientifica di Tito Boeri. La manifestazione è promossa dal TOLC (Torino Local Committee), che riunisce Regione Piemonte, Città di Torino, Fondazione Compagnia di San Paolo, Fondazione CRT, Università degli Studi di Torino, Politecnico di Torino, Camera di Commercio di Torino, Unioncamere Piemonte, Unione Industriali Torino e Legacoop, coordinati dalla Fondazione Collegio Carlo Alberto.