Sarà sottoscritto il 7 febbraio l’Accordo tra Regione Piemonte, Città di Torino, Agenzia del Demanio e Università degli Studi di Torino per la riqualificazione dell’immobile di via dei Mughetti 22/A a Torino. In quell’occasione sarà presentato il progetto di riqualificazione dello stabile che fino al 2019 ha ospitato gli uffici del Giudice di Pace.
La riqualificazione dell’immobile, finanziata con 10 milioni di euro messi a disposizione dalla Regione Piemonte, darà il via a un processo di rigenerazione urbana per l’intero quartiere Vallette, con importanti ricadute sociali ed economiche per il territorio. Con una superficie di oltre 9mila metri quadrati, suddivisi tra diversi padiglioni, e un cortile esterno di circa 10mila, il complesso si presta a diventare un polo unificato per servizi, uffici e spazi sociali e culturali. La sua riqualificazione è mirata a ospitare un centro di servizi al lavoro e presidi territoriali di carattere sociale, sportivo, culturale, istituzionale e di servizio.
“Grazie ai 10 milioni di euro finanziati dalla Regione, tra fondi Pnrr e Fsc, saniamo una ferita aperta all’interno della zona ovest della città, con un immobile che è di fatto abbandonato da quando hanno chiusi gli uffici dei Giudici di pace. L’immobile diventa ora di totale proprietà regionale che ha elaborato un piano di riqualificazione e riutilizzo degli spazi in grado di generare ricadute positive per l’intero quartiere. Il progetto, che prevede di insediare nell’immobile anche servizi di sostegno al lavoro, verrà presentato il 7 febbraio in occasione della firma del protocollo” dichiarano il presidente della Regione Piemonte, Alberto Cirio e gli assessori al Lavoro, Elena Chiorino e al Patrimonio, Andrea Tronzano.
“Continuiamo a puntare su interventi di rigenerazione urbana – spiega il sindaco di Torino Stefano Lo Russo – con la ferma consapevolezza che riqualificare gli edifici e gli spazi pubblici abbia una ricaduta ampia e positiva sul territorio, a livello sociale, economico, culturale. L’accordo, su cui hanno lavorato anche la vicesindaca Michela Favaro e l’assessora al Lavoro Gianna Pentenero, ribadisce l’importanza di creare sinergie tra enti differenti, in modo da supportare gli interventi sul territorio, andando ad agire con azioni positive in maniera diffusa, in varie zone e quartieri. In questo quadro, Vallette rientra pienamente: sono molti gli investimenti che insistono su questa area della città, su cui puntiamo molto e che siamo convinti possa essere punto di caduta di molte progettualità dedicate al bene del quartiere e della comunità”.
“L’impegno dell’Università nello sviluppo sociale e culturale è oggi una grande risorsa per i territori – aggiunge il rettore dell’Università di Torino Stefano Geuna -. La partecipazione dell’Università ai processi di riqualificazione delle aree urbane e suburbane può assicurare la presenza di una grande agenzia educativa e di formazione, nonché di una qualificata istituzione culturale, laddove più ve ne sia bisogno. Abbiamo accolto quindi con interesse l’opportunità data dalla firma di questo protocollo che guiderà l’azione di rifunzionalizzazione e riqualificazione del Complesso Direzionale di viale dei Mughetti alle Vallette, perché lo stabile ha luogo presso un’area strategica per la valorizzazione e il potenziamento dei servizi ai cittadini in un quartiere che da tempo attende interventi volti alla riduzione dell’isolamento dal complesso della città. L’Università di Torino è quindi pronta e disponibile a contribuire all’individuazione dei servizi erogabili e alla progettazione degli stessi, partendo dall’attenzione dei reali e più contingenti bisogni delle persone che vivono in quartiere”.
“Il Protocollo d’Intesa che sarà sottoscritto nelle prossime settimane – ha sottolineato il direttore dell’Agenzia del Demanio, Alessandra dal Verme – si inserisce nell’ambito delle attività avviate dall’Agenzia per finalizzare il Piano Città dell’immobile pubblico di Torino. Si tratta di una strategia integrata su tutti gli asset pubblici mirata ai fabbisogni dei territori per riqualificare e rigenerare le nostre città con impatti economici, sociali e culturali positivi”.
Gli enti coinvolti si impegnano, ciascuno per le proprie competenze, a realizzare le attività necessarie per la riqualificazione e la rigenerazione dell’immobile. Il Protocollo si inserisce nel nuovo modello gestionale del portafoglio immobiliare dell’Agenzia del Demanio (“Piano Città degli immobili pubblici”), che punta alla valorizzazione del patrimonio immobiliare pubblico in sintonia con le esigenze della pubblica amministrazione e della cittadinanza. In particolare, la legge n. 41/23 prevede la possibilità di trasferire in proprietà, a titolo gratuito, alcune categorie di immobili appartenenti al demanio storico artistico o al patrimonio disponibile dello Stato in gestione all’Agenzia del Demanio, su richiesta di Regioni, Comuni, Province e Città Metropolitane.
L’accordo riconosce dunque l’opportunità di un’azione sinergica tra enti territoriali per dare avvio a nuove progettualità che potranno essere finanziate con risorse derivanti dal Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR), dal Piano nazionale per gli investimenti complementari (PNC) e dal Piano nazionale integrato per l’energia e il clima (PNIEC). Per l’attuazione del Protocollo sarà costituito un Tavolo tecnico operativo, coordinato dall’Agenzia del Demanio, incaricato di individuare soluzioni tecniche, percorsi amministrativi e di monitorare lo stato di avanzamento delle attività.