Questa mattino al Teatro Regio si è svolta l’assemblea 2023 dell’Unione Industriali dal titolo “Torino, spazio al futuro”. All’incontro, tra gli altri, erano presenti il Ministro dell’Ambiente Gilberto Pichetto Fratin, il Presidente di Confindustria Carlo Bonomi, il Sindaco Stefano Lo Russo e il Presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio.
Il sindaco Stefano Lo Russo nel portare i saluti della città ha affermato “Questo territorio sta vivendo un periodo unico, ma soprattutto Torino è un luogo che sa fare sistema e sfruttare le opportunità che sono sul piatto, a livello locale e internazionale. Torino è una città laboratorio in cui si fa sistema e si guarda al futuro in una prospettiva internazionale. Siamo in un momento in cui serve più Europa e non meno Europa: unico baluardo dei valori formativi del nostro Paese e della nostra città. Torino ha l’ambizione di esserne un motore”.
Per l’assemblea, l’ultima di Giorgio Marsiaj come presidente, sono stati individuati quattro temi strategici – geopolitica, ambiente e salute, innovazione e intelligenza artificiale, attrattività del territorio – affidati a Dario Fabbri, analista geopolitico e direttore di Domino, ad Ilaria Capua, Senior Fellow for Global Health, Johns Hopkins University, a Barbara Caputo, direttrice del Centro di Eccellenza per l’Intelligenza Artificiale del Politecnico di Torino e a Giovanni Sandri, responsabile BlackRock per il Sud Europa. “In un contesto di demografia calante e invecchiamento della popolazione, lavorare per il futuro vuol dire continuare a investire per una socialità inclusiva, solidale e sostenibile – ha aggiunto Marsiaj -. Un messaggio che è fondamentale far giungere alle nuove generazioni: è nostro dovere riflettere con loro sul mondo del lavoro e dell’impresa in cui stanno per entrare, in modo tale che abbiano la possibilità di conoscere in concreto i problemi di una società industriale avanzata. Da parte mia, posso assicurare che siamo consapevoli delle nostre responsabilità e della necessità di restituire quello che gli è stato sottratto in termini di debito e di degrado dell’ambiente”.