Il settore Sport della Città ha fatto un’indagine, attraverso dei questionari rivolti ai cittadini, federazioni, enti e società, singoli atleti e agli studenti delle scuole di ogni ordine e grado per capire quali fossero le maggiori esigenze del mondo sportivo torinese. I dati hanno rilevato che i cittadini praticano più attività fisica rispetto alla media nazionale, sono mediamente soddisfatti degli impianti ma richiedono maggiore attenzione e strutture per la pratica outdoor. Sono state quasi seimila le risposte ai questionari, di cui 3961 quelle degli alunni delle scuole primarie e secondarie di I e II grado, 100 provenienti da dirigenti di società, 750 dai praticanti e 1029 da studenti universitari. Con questa indagine si è voluta tracciare una mappatura per stabilire il grado di “sportività” e del livello di pratica dei torinesi. Questi risultati permetteranno alla Città di creare uno “Sport Plan” che possa delineare le linee guida per il miglioramento della realtà, sia indoor che outdoor, di fornire indicazioni utili per rispondere alle esigenze dei fruitori delle strutture e incrementare i futuri praticanti. A questo proposito il 5 dicembre a Palazzo Madama è stato convocato un tavolo di lavoro aperto a tutti gli esponenti del mondo sportivo.
“Siamo molto contenti di presentare oggi i risultati di questa indagine. La nostra intenzione- ha spiegato l’assessore allo Sport Domenico Carretta– è stata da subito quella di interloquire con tutti, dagli studenti ai dirigenti delle società, per costruire un quadro completo delle aspettative e dei bisogni della nostra comunità sportiva. È il primo fondamentale tassello di un percorso che ci aiuterà a sviluppare lo “Sport Plan” della Città di Torino. Un piano che sarà fondamentale per delineare le linee guida del nostro impegno verso uno sport torinese sempre più accessibile, inclusivo e gratificante. Continueremo a lavorare in stretta collaborazione con le federazioni, gli enti, le società sportive e i cittadini di tutte le età, il nostro obiettivo è fare in modo che tutti possano godere dei benefici dello sport, migliorando la propria qualità della vita e, insieme, il benessere di tutta la comunità”.
Marco Aceto