A pochi giorni dalla manifestazione al Teatro Carignano “Le città per i diritti”, che ha visto un’ampia partecipazione di sindache e sindaci, di associazioni e rappresentanti della società civile uniti per chiedere parità di diritti per tutte le famiglie e per tutti i bambini e le bambine, la Città di Torino, insieme alla Città Metropolitana, celebra la Giornata internazionale contro l’omofobia, la lesbofobia, la bifobia e la transfobia, ispirata al rispetto dei diritti umani e delle libertà fondamentali per l’affermazione della dignità di ogni persona e contro ogni forma di discriminazione e pregiudizio basati sull’orientamento sessuale e l’identità di genere.
Riconosciuta con la risoluzione del Parlamento Europeo il 26 aprile 2007 e celebrata il 17 maggio in oltre 130 Paesi, la Giornata commemora la data storica del 17 maggio 1990, nella quale l’Organizzazione Mondiale della Sanità sancì la cancellazione dell’omosessualità dalla lista delle malattie mentali.
In questa ricorrenza si organizzano ogni anno eventi di sensibilizzazione e prevenzione per contrastare questo fenomeno che corrisponde a un insieme di sentimenti e pensieri, spesso declinati in atteggiamenti di esclusione, discriminazione e violenza verso le persone omosessuali, lesbiche, bisessuali e transessuali. Anche la Città di Torino da più di vent’anni promuove iniziative di sensibilizzazione attraverso il Servizio LGBT, in collaborazione con altri servizi o in sinergia con enti, istituzioni e associazioni del territorio.
Per la Giornata 2023 l’amministrazione comunale, in collaborazione con la Città Metropolitana di Torino e la Consigliera di Parità della Città Metropolitana, ha realizzato la campagna “La Scuola è per tuttɜ”, che intende veicolare un messaggio di inclusione per tutte e tutti gli studenti, qualunque sia il loro orientamento sessuale o la loro identità di genere. La campagna è visibile da giorni su manifesti, locandine, cartoline e sugli schermi di bus e tram di GTT.
Passando al programma delle iniziative, nella mattinata del 17 maggio, dalle ore 10 alle 11.30, 250 ragazze e ragazzi degli Istituti secondari di secondo grado parteciperanno al Teatro Astra all’incontro organizzato dalla Città. L’assessore al Welfare, ai Diritti e Pari Opportunità della Città, insieme alla Consigliera delegata alle politiche giovanili, sociali e di parità della Città Metropolitana, dialogheranno sul tema del bullismo omolesbobitransfobico insieme a Vladimir Luxuria, direttrice del Lovers Film Festival, Vera Tripodi, filosofa, a Iris Trombini, attivista del Collettivo Universitario Identità Unite, confrontandosi con i ragazzi e le ragazze partecipanti all’incontro.
Nel pomeriggio è invece previsto un momento di formazione organizzato dalla Città Metropolitana, con l’obiettivo di avviare un primo confronto con il corpo docenti su come i temi dell’orientamento sessuale e dell’identità di genere impattino individualmente e sul gruppo classe. All’evento, ospitato nella sala al XV piano della sede della Città Metropolitana (corso Inghilterra 7) interverranno Chiara Bertone, professoressa associata dell’Università del Piemonte Orientale, e relatori delle associazioni Maurice, Agedo e Arcigay Torino.
Le attività volte al contrasto del bullismo omolesbobitransfobico sono state scelte come iniziativa congiunta dai partner della Rete RE.A.DY – Rete Nazionale delle Pubbliche Amministrazioni Anti Discriminazioni per orientamento sessuale e identità di genere -, della quale la Città di Torino è Segreteria Nazionale. La Rete conta più di 280 aderenti, tra Regioni, Città metropolitane, Province e Comuni.
L’assessore al Welfare, Diritti e Pari opportunità della Città, Jacopo Rosatelli, ha dichiarato: “Per prevenire l’omolesbobitransfobia è fondamentale partire dai banchi di scuola, ed è proprio a chi vive quotidianamente la scuola – studenti, docenti, personale ausiliario – che quest’anno ci rivolgiamo con le iniziative in programma nella Giornata del 17 maggio. Essere bersaglio di bullismo e di discriminazione, in un periodo così delicato per la formazione della propria identità può esporre le ragazze e i ragazzi ad una condizione di insicurezza e disagio, con conseguenze anche gravi, fino alla rinuncia a partecipare pienamente alle attività della comunità scolastica o persino all’abbandono della scuola – spiega l’assessore -. Al contrario, la scuola deve rappresentare il luogo decisivo dove sperimentare la liberazione ed il riconoscimento di sé: una scuola dove ognuno può essere liberamente se stesso favorisce non solo il benessere delle studentesse e degli studenti ma anche il loro successo formativo.
Per questo è fondamentale sensibilizzare correttamente sul tema, celebrando questa importante giornata dedicata al diritto di tutte e tutti a una vita senza paure e senza compromessi.”
A conclusione della giornata la Mole Antonelliana si illuminerà con i colori dell’arcobaleno della bandiera LGBT+ per sensibilizzare la cittadinanza sul tema.