La Città di Torino sarà la prima città d’Italia ad avere un Osservatorio sui trattamenti sanitari senza consenso. Oggi, 24 marzo, con la firma della Convenzione per la costituzione di un gruppo di ricerca e studio sui temi degli accertamenti sanitari obbligatori (ASO) e trattamenti sanitari obbligatori (TSO) si compie il primo decisivo passo per la nascita dell’Osservatorio. La Convenzione è sottoscritta dai Dipartimenti di Giurisprudenza e di Culture, Politica e Società dell’Università degli Studi di Torino, dalla Città di Torino (Assessorati al Welfare, Diritti e Pari opportunità e alla Polizia Municipale e Politiche per la sicurezza), dall’Ufficio del Garante dei Diritti delle persone Private della Libertà Personale del Comune di Torino, dall’Azienda Sanitaria locale Città di Torino e dall’ A.O.U. Città della Salute e della Scienza di Torino.
Con la Convenzione si avvia un programma di lavoro che ha come obiettivi principali la ricerca, lo studio, la sensibilizzazione, la formazione e il monitoraggio dei trattamenti sanitari senza consenso e che culminerà con la costituzione dell’Osservatorio.
Sul fronte dello studio del fenomeno, il gruppo è pronto a svolgere diverse attività di ricerca, sui materiali raccolti nell’archivio comunale, focalizzando l’attenzione sui trattamenti sanitari senza consenso “ospedalieri” ed “extra-ospedalieri”. Utilizzando metodologie di tipo quantitativo e qualitativo, sarà redatto un dossier che dia conto dei risultati della ricerca, reso disponibile entro il mese di gennaio 2024.
Il gruppo operativo potrà inoltre promuovere pubblicazioni scientifiche, report sui risultati parziali della ricerca e momenti di approfondimento (convegni, seminari, laboratori), anche di carattere internazionale. Si prevede, in particolare, la ricostruzione statistico-quantitativa del numero di ASO/TSO effettuati nella Città di Torino, con focus sulle caratteristiche socio-anagrafiche dei soggetti interessati. Questo permetterà di individuare correlazioni e ricorrenze che possono poi essere approfondite con strumenti di ricerca qualitativi, orientati all’approfondimento analitico di alcuni casi di studio.
Nel territorio comunale di Torino si è assistito, negli ultimi anni, ad una costante crescita del numero di ASO e TSO, con conseguente aumento dei carichi di lavoro degli operatori coinvolti nelle varie fasi della procedura, oltre che un accresciuto carico di sofferenza per chi subisce queste misure. Da tale tendenza nasce la necessità di accrescere la conoscenza del fenomeno, delle forme che assume nei diversi contesti, dell’impatto sui servizi socio-sanitari della città, della tutela dei diritti delle persone coinvolte attraverso analisi scientifiche accurate, anche al fine di estendere alla totalità degli operatori buone pratiche individuate.