di Marco Aceto
E’ stato dedicato a Vittorio Pozzo lo spazio verde compreso fra corso Regina Margherita e Lungo Dora Siena, adiacente il Campus Einaudi. Alla cerimonia, avvenuta questa mattina, hanno partecipato l’assessore allo Sport Stefano Gallo, il presidente della Circoscrizione 7 Emanuele Durante, il direttore del Torino F.c Antonio Comi, la direttrice della Scuola di scienze giuridiche, politiche ed economico-sociali Franca Roncarolo e la consigliera dell’Ussi Silvia Garbarino.
“Oggi è una giornata molto importante – ha sottolineato l’assessore Stefano Gallo – perché si inserisce in una settimana tutta dedicata al calcio. Credo che senza memoria non ci sia futuro e come assessore alla Toponomastica ho voluto creare insieme all’Ussi, Coni e associazioni un progetto dedicato a chi ha fatto la storia dello sport intitolando a grandi campioni degli spazi pubblici cittadini. Quando ho parlato di questo progetto con il presidente del Coni nazionale Malagò, mi è sembrato subito entusiasta. Con queste intitolazioni vogliamo lasciare un’eredità non solo sportiva, ma anche culturale”.
Vittorio Pozzo è stato Commissario tecnico della Nazionale italiana di calcio e con lui alla guida divenne Campione del Mondo nel 1934 e 1938. Nato a Torino nel 1886, sin da giovane ha sempre avuto una grande passione sportiva e, in particolare, per il calcio. Da giocatore ha fatto parte per un biennio della squadra svizzera del Grasshoppers che ha lasciato per tornare nella sua città di nascita dove contribuì a fondare Torino Football Club, dove ha militato per cinque stagioni, fino al ritiro dall’attività agonistica nel 1911 e di cui è stato direttore tecnico dal 1912 al 1922. Nel 1912 ha assunto l’incarico di Commissario tecnico della squadra azzurra che accetta con l’unica e singolare condizione di non essere retribuito. E’ stato l’unico a rivestire il ruolo di selezionatore fino agli anni sessanta, con le brevi eccezioni di Augusto Rangone e Carlo Carcano. Nel 1929 accetta per la terza volta di guidare la squadra azzurra, dando il via al periodo a un periodo di straordinarie vittorie. Nel giugno 2008 gli è stato intitolato lo stadio di Biella e nel 2011 gli è stato assegnato un “Riconoscimento alla memoria” nella Hall of Fame del calcio italiano.