Presentati questa mattina a Palazzo civico gli appuntamenti per celebrare e ricordare i 100 anni dalla Strage di Torino del 18 dicembre 1922.
L’eccidio, ricordato come la “Strage di Torino”, avvenne tra il 18 e il 20 dicembre 1922. Squadre fasciste misero in atto delle violente e tragiche azioni contro gli oppositori del regime in particolare nei quartieri operai, dove si concentravano i circoli socialisti, i sindacati.
Vennero uccise undici persone, tra cui il consigliere comunale Carlo Berruti e una trentina di altre rimasero ferite. Furono dati alle fiamme anche alcuni circoli operai, devasta la sede del giornale L’Ordine Nuovo ed ebbe tra i suoi fatti più tragici l’assalto alla Camera del Lavoro, celebrato con una targa nella piazza denominata appunto “XVIII dicembre 1922” di fronte alla stazione ferroviaria di Porta Susa.
“Ricordarli ancora oggi, non solo è un dovere morale verso quei caduti innocenti, nostri concittadini, – evidenzia il Sindaco di Torino, Stefano Lo Russo – ma assume il valore assoluto di impedire quello che di peggio può avvenire per la storia: l’oblio. Siamo qui oggi per non dimenticare e onorare tutti i caduti del 18 dicembre, vittime del fascismo e di una dittatura che si presentava con tutta la sua brutale irruenza e violenza. Ma l’impegno che dobbiamo assumerci tutti è quello di trasmettere alle nuove generazioni la consapevolezza di quei fatti e del lungo cammino che si è dovuto compiere per conquistare la libertà e affermare la democrazia. Dobbiamo rinnovare il nostro impegno affinché i diritti insopprimibili e inalienabili di ogni persona siano affermati in ogni luogo, sempre. Esistono diritti inalienabili come i diritti umani, per i quali dobbiamo sempre batterci. Ogni donna e uomo che vive su questa terra ha diritto di vedere riconosciuta la propria personalità e la propria libertà. Il ricordo di allora ci motiva per l’impegno quotidiano contro le troppe ingiustizie contemporanee. Torino non dimentica ed è anche per questo che è stato predisposto un fitto calendario di iniziative grazie alla collaborazione di Enti pubblici e privati. Mi preme qui ricordare l’inaugurazione il 18 dicembre presso la stazione della Metro dell’opera “100” fortemente voluta dalla Città e realizzata dagli studenti dell’Accademia Albertina in collaborazione con GTT e Infra.To, che ringrazio”.
“La “Strage di Torino” è uno degli eventi più significativi della catena di violenze che portarono al governo Mussolini e il partito fascista – sottolineano Stefano Allasia, Presidente Consiglio regionale del Piemonte e Daniele Valle, Vicepresidente Consiglio regionale del Piemonte e Presidente Comitato Resistenza e Costituzione -. I tragici fatti del 18 dicembre 1922 dimostrano che il fascismo, sin dai suoi esordi, fu autoritario, violento, razzista. Non è mai esistito un “fascismo per bene”, che ha fatto anche delle buone cose. Il sangue di chi si opponeva alla dittatura è stato sparso ben prima della lotta resistenziale. Per questo la piazza antistante alla vecchia stazione di Porta Susa, dove una lapide ricorda le vittime della strage, può essere annoverata tra i “luoghi della Memoria”, come il Martinetto, il Colle del Lys, il Pian del Lot e le tante altre zone del nostro Piemonte dove vennero scritte pagine straordinarie di sofferenza, di dolore, di coraggio. E dove si affermarono i principi poi sanciti della nostra Costituzione, che, ripudiando la violenza politica, fissano le coordinate del nostro stare insieme, del nostro essere una nazione libera e democratica”.
Nell’anno del centesimo anniversario la Città di Torino ha realizzato un importante programma di iniziative legate a quei terribili eventi, in collaborazione con il Consiglio Regionale del Piemonte, il Comitato Resistenza e Costituzione, le sigle sindacali, Anpi, Anppia e Polo ‘900.