La Giornata Internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne è stata istituita il giorno 25 novembre dall’Assemblea Generale dell’O.N.U. nel dicembre 1999 per sensibilizzare l’opinione pubblica e spingere ad agire per il cambiamento. Secondo i dati del Viminale dell’agosto scorso, in un anno tra il 1 gennaio 2021 e il 31 luglio 2022 sono state uccise 125 donne, in aumento rispetto alle 108 dei 12 mesi precedenti.
La Città di Torino è impegnata da anni nel promuovere e sostenere iniziative di prevenzione e contrasto alla violenza di genere. Anche quest’anno il Servizio Giovani e Pari opportunità, in collaborazione con le associazioni e gli oltre 50 enti aderenti al Coordinamento Contro la Violenza sulle Donne (CCVD), coordina un ricco programma di incontri diffusi in tutta la città. Opuscolo disponibile sul portale comunale per le pari opportunità www.irma-torino.it/
“Un calendario ricchissimo di proposte di istituzioni, associazioni e centri antiviolenza, per coinvolgere la cittadinanza e promuovere una diversa cultura di genere, fornire informazioni, stimolare riflessioni e scardinare stereotipi. Sono certo che saranno momenti preziosi per favorire relazioni basate sul rispetto e non sulla prevaricazione o, peggio, sulla violenza” commenta l’Assessore Jacopo Rosatelli.
Al centro delle celebrazioni della Città il seminario ‘A scuola di prevenzione e rispetto. Percorsi e attività contro la violenza di genere nelle scuole di Torino’ che si è svolto questa mattina alla Curia Maxima, via Corte d’Appello 16. Un’occasione di confronto per insegnanti, presidi, educatrici ed educatori oltre che associazioni che intervengono con percorsi formativi per riconoscere e superare situazioni di sessismo, prevaricazione o violenza di genere.
Hanno partecipato gli assessori alle Pari Opportunità Jacopo Rosatelli e all’Istruzione Carlotta Salerno, la dirigente dell’Ufficio Scolastico Regionale – Ambito territoriale di Torino Tecla Riverso , la consigliera delegata alle Pari Opportunità della Città Metropolitana Valentina Cera e i rappresentanti della Polizia di Prossimità del Comune di Torino e del Centro anti violenza comunale.
“Non siamo ‘mostri’ da combattere, ma dobbiamo avere la consapevolezza che la violenza nasce nella società in cui viviamo. Ogni persona può essere un potenziale autore di violenza come ogni persona che agisce violenza può essere recuperata alla convivenza civile” ha detto Rosatelli.
“E’ necessario diffondere la cultura del rispetto dappertutto e il prima possibile, dalla più piccola età. Bisogna individuare e fermare, tra i bambini, quei comportamenti che hanno la forma di piccole prevaricazioni, semi che possono crescere e trasformarsi in violenza o discriminazione – ha sottolineato Salerno -. Le scuole in questo senso compiono continuamente dei passi in avanti, spesso anche più velocemente della legislazione”.
All’incontro è intervenuta una rappresentanza delle studentesse e degli studenti delle classi 5B e 5C dell’istituto tecnico Bodoni Paravia. Federica, Zoe, Ilaria, Matilde e Luca hanno raccontato il percorso che li ha portati alla realizzazione di manifesti, il cui messaggio è sensibilizzare, chi li osserva, sul tema della violenza contro le donne. Punto di partenza è stata la consegna dei professori – tema, data, 25 novembre, e didascalia – e la possibilità di realizzare i poster con un titolo o un immagine grafica o fotografica. Da qui hanno iniziato le loro esplorazioni, allargando lo sguardo ad alcuni campi semantici individuati insieme agli insegnanti – la donna, la violenza, l’uomo – e studiando altre campagne similari. Poi ciascuno ha realizzato il proprio lavoro: qualcuno ha scelto una tecnica più manuale, altri il computer, altri ancora le foto.
Questa sera la Mole Antonelliana si illuminerà di arancione, colore scelto come simbolo di un futuro senza violenza di genere, aderendo alla campagna internazionale Orange the World promossa da UNWomen e sostenuta dall’associazione Soroptmist International Italia. Si rinnova anche l’adesione alla campagna “Posto Occupato”: nei luoghi ad alta frequenza di pubblico su una sedia sarà posizionato un cartello per ricordare l’assenza di una donna vittima di femminicidio, incluso negli uffici comunali grazie al Comitato Unico di Garanzia. Alla campagna ha aderito anche il sistema museale torinese.
Il portico della Curia Maxima, in via Corte d’Appello 16 ospita la mostra di manifesti ‘Beequal’ ideata e realizzata dalle ragazze e dai ragazzi dell’istituto professionale Albe Steiner in collaborazione con l’associazione Lofficina. L’esposizione, aperta al pubblico dalle ore 8.00 alle ore 19.00 dal lunedì al venerdì, rappresenta l’esito finale di un percorso didattico/culturale sull’analisi e la denuncia degli stereotipi di genere nella comunicazione. La mostra sarà aperta al pubblico fino al 7 dicembre.
Inoltre, nel corso della settimana i monitor della linea 1 della metropolitana diffondono informazioni sul numero verde 1522 per denunciare violenza e stalking. L’iniziativa è stata realizzata dalla Città di Torino in collaborazione con GTT e Artemixia.