Tra meno di tre anni Torino ospiterà nuovamente le Universiadi invernali, manifestazione che nel 2007 portò sotto la Mole oltre duemila e seicento atleti in rappresentanza di cinquantuno nazioni. Per avvicinarsi a grandi passi all’evento, ieri a Casa Tennis, spazio sportivo, culturale e gastronomico allestito all’interno di Palazzo Madama, sono intervenuti il presidente del CUS Torino Riccardo D’Elicio e il vice rettore per il Welfare dell’Università degli studi Alberto Rainoldi.
La manifestazione si terrà dal 13 al 23 gennaio 2025 in cinque località: Torino, Pragelato, Bardonecchia, Pinerolo e Torre Pellice. Nove le discipline in cui gli atleti si dovranno cimentare, a cui si aggiungeranno tre opzionali fra cui lo snow volley. Il 22 gennaio del prossimo anno una delegazione torinese sarà a Lake Placid e ritirerà la bandiera dell’Universiadi che sarà poi consegnata nelle mani di chi organizzerà la manifestazione nel 2027.
Per l’occasione sono stati scelti cinque colori freddi perché legati alla fiducia e alla sicurezza. Quello primario è il giallo che richiama la leggerezza ed è associato al sapere. Il verde rappresenta la vita che continua e si rinnova ma è anche il segno dell’equilibrio e di crescita, per questo è associato alla giovinezza. Il blu è associato all’intelletto, alla calma, alla stabilità e favorisce il fluire dell’energia. Il rosa è il simbolo della speranza e incute sicurezza e ottimismo. Il viola è il colore della saggezza e della magia, ma anche del lusso, della nobiltà e della bellezza. Tutte le discipline sportive di Torino 2025 avranno le loro tinte di riferimento. Il rosa e il viola sono saranno associati alle discipline indoor degli sport del ghiaccio. Il blu rappresenterà quelle della neve outdoor.
Ma non è tutto perché è stato indetto concorso TO25 Brain Storm a cui potranno partecipare quattro componenti, di cui due ragazze, e gli obiettivi da raggiungere saranno: 1) Costruire una nuova forma di partecipazione con cui tentare di risolvere alcuni grandi problemi della vita contemporanea; 2) Allargare il concetto di competizione universitaria associando a quella sportiva anche quella intellettuale; 3) Selezionare alcuni talenti internazionali che si ricordino di Torino come luogo di lancio della propria carriera di ricercatori universitari al servizio della collettività; 4) Fare di Torino la città dello sport universitario associando affiancando anche le discipline intellettuali. I temi su si batteranno i concorrenti per raggiungere il gradino più alto del podio saranno la sostenibilità, inclusività, innovazione e dimestichezza con i mezzi di comunicazione digitali.
Marco Aceto