In contemporanea in tutta Europa, venerdì 30 settembre e sabato 1° ottobre torna a Torino la ‘Notte Europea delle Ricercatrici e dei Ricercatori’.
Il progetto prende il nome di ‘UNIGHT – United citizens for research’ e vede oltre 1500 ricercatori e ricercatrici di Università, Politecnico e degli Enti di ricerca piemontesi gemellati con colleghe e colleghi di 5 università europee cimentarsi in più di 200 attività dedicate alla divulgazione scientifica. Tra gli appuntamenti troviamo caffè, mostre e musei aperti, presentazione di prototipi, esperimenti, spettacoli e giochi per tutte le età.
Cuore pulsante della manifestazione, il centro di Torino, con il Palazzo del Rettorato dell’Università (via Verdi, 8), il cortile di Palazzo Badini-Confalonieri (via Verdi, 10), Palazzo Nuovo (via Sant’Ottavio, 20) e i nuovi spazi del Complesso Aldo Moro (via Verdi/via Sant’Ottavio). Inoltre, anche quest’anno aprono le porte al pubblico l’Orto Botanico, il Castello del Valentino, il Palazzo degli Istituti Anatomici con i Musei Universitari, il Centro di Biotecnologie Molecolari e per la prima volta il Polo Universitario San Luigi Gonzaga (Orbassano).
L’iniziativa si pone l’obiettivo di diffondere il sapere e offrire ai partecipanti un’esperienza immersiva. Si tratta di un’occasione per partecipare attivamente alle sfide sociali più rilevanti del presente e del futuro, dedicata a chiunque voglia conoscere i traguardi e i segreti di chi si occupa di ‘ricerca’ per mestiere.
Filo conduttore degli appuntamenti sono le questioni cruciali dell’Agenda 2030: adattamento al cambiamento climatico; ricerca per la salute; suolo e cibo sano; città intelligenti e neutralità climatica; salute di oceani, mari, acque costiere e continentali; eredità culturale
Unight – che ha ricevuto il punteggio massimo nel bando Horizon dell’Unione Europea e sarà finanziato per altri due anni – attraverso queste tematiche vuole accompagnare il pubblico verso la consapevolezza dell’impatto pratico della ricerca sulle questioni di rilevanza quotidiana.
A dare valore al progetto è sia lo sguardo interdisciplinare della scelta dei due Coordinatori scientifici, Elisa Corino e Gianpiero Vigani entrambi docenti UniTo, la prima linguista del Dipartimento di Lingue e Letterature straniere e Culture moderne, il secondo fisiologo vegetale del Dipartimento di Scienze della Vita e Biologia dei Sistemi, sia la visione europea dovuta all’ampissima rete di partner locali e internazionali che partecipano attivamente al progetto grazie al coinvolgimento dell’alleanza UNITA – Universitas Montium: una linea immaginaria che unisce la Serra de Estrela (Università da Beira Interior, Portogallo), i Pirenei (Università di Saragozza, Spagna e Università di Pau e dei Paesi dell’Adour, Francia), le Alpi (Università Savoie-Mont Blanc, Francia) e i monti del Banato (Università di Vest Din Timisoara, Romania).
Tutte le informazioni e il programma degli incontri sono disponibili sul sito https://unightproject.eu/it .
di Eleonora Tirelli