di Luisa Cicero
Si è aperta oggi, al Museo Diocesano in piazza San Giovanni e alla Torre Campanaria, accanto al Duomo, la mostra antologica che documenta l’iter creativo di Mastroianni dal 1927 al 1997.
Nel suggestivo scenario sotterraneo – il museo è collocato nella chiesa inferiore della Cattedrale ed è una chicca imperdibile -, sono esposti bronzi, terrecotte, legni, rami, vetri, mosaici, arazzi e opere su carta: più di cinquanta opere, collocate in un allestimento in ferro e legno ignifugo, che ne evidenzia le peculiarità e dialoga perfettamente con l’antica struttura ospite.
La mostra Umberto Mastroianni tra coscienza civile e spirito del sacro è ospitata è allestita tra gli spazi della chiesa inferiore, il piano terreno e il secondo piano della torre campanaria la cui salita, fino alla cella, è stata messa in sicurezza e aperta al pubblico. Specifica attenzione è stata posta alla luce e all’aspetto conservativo delle opere, per cui l’illuminazione è realizzata mediante l’uso di faretti museali a luce fredda, che sono accuratamente calibrati al fine di valorizzare le opere pur nel rispetto di tutti i vincoli legati alla perfetta conservazione. L’evento, promosso dal Museo Diocesano e dall’Associazione Stars, è realizzato grazie alla Consulta per la Valorizzazione dei Beni Artistici e Culturali di Torino, con un contributo della Fondazione CRT e della Reale Mutua Assicurazioni. Si inquadra nell’ambito delle manifestazioni legate alla Solenne Ostensione della Sacra Sindone. “La mostra che oggi inauguriamo – afferma Maurizio Cibrario, Presidente della Consulta -, non solo evidenzia le straordinarie capacità creative dell’artista, ma possiede un suo peculiare valore, in quanto rara espressione moderna della ‘via pulchritudinis’ – che trova nella bellezza artistica la cifra del Mistero e il richiamo al Trascendente – già ricordata da Giovanni Paolo II, all’apertura del Giubileo del 2000.”