Una tre giorni dedicata alla salvaguardia dei diritti umani, all’educazione alla cittadinanza democratica, con un occhio rivolto all’ambiente. Si è concluso questo pomeriggio il Forum sul presente e il futuro dell’educazione alla cittadinanza e ai diritti umani in Europa con i giovani, ospitato nel Centro di Formazione dell’Organizzazione Internazionale del Lavoro di Torino (ITCILO) dall’11 al 13 aprile.
Il meeting è stato organizzato dal Consiglio d’Europa, dal Dipartimento per le Politiche Giovanili e il Servizio Civile Universale e il Ministero dell’Istruzione, in collaborazione con Amnesty International, la Città di Torino, il Consiglio Nazionale dei Giovani e il Forum Europeo dei Giovani.
Vi hanno partecipato esperti e attivisti dei diritti umani, oltre a diverse istituzioni pubbliche e organizzazioni internazionali. Il Forum di Torino – che rientra a pieno titolo nel programma di incontri per l’Anno Europeo dei Giovani – è nato per spiegare, ricordare e celebrare i diritti umani, con l’obiettivo di costruire un futuro migliore, grazie alle giovani generazioni.
Durante le tre giornate di incontri i partecipanti si sono confrontati su esperienze e proposte diverse e sviluppato le linee guida per le iniziative future oltre a dibattere e affinare uno degli strumenti che più riflette la consapevolezza del ruolo essenziale delle azioni dell’istruzione: la Carta del Consiglio d’Europa sull’Educazione alla Cittadinanza Democratica e all’Educazione ai Diritti Umani, adottata da parte dei 47 Stati membri dell’Organizzazione dal 2010, che, in questi giorni nell’arena dell’Ilo, è stata oggetto di revisione e di dibattito.
“La Carta – ha sottolineato Carlotta Salerno, assessora all’Istruzione e ai giovani della Città di Torino, nel suo intervento conclusivo – è fondamentale perché fornisce agli stati membri e agli attori che si occupano di educazione alla cittadinanza e ai diritti umani un punto di riferimento per le policy, oltre a essere un modo per diffondere le buone pratiche e alzare gli standard in tutta Europa”.
Il Forum ha offerto alla Città l’occasione per far conoscere le eccellenze delle politiche giovanili come la collaborazione di Torino Creativa con i protagonisti della street art locale, i centri di protagonismo giovanile tra cui il Cap10100, i GxT – 27 giovani volontarie e volontari che ci hanno accompagnati in questi giorni – e le ragazze e i ragazzi del servizio civile universale.
Dall’Ilo ha preso simbolicamente il via il Neet Working Tour, compagna informativa itinerante rivolta ai Neet (Not in Education, Employment or Training), giovani tra i 14 e 35 anni che non studiano, non lavorano e non fanno formazione. La prima tappa è proseguita fino ad Alessandria e toccherà altre 10 città lungo tutto lo Stivale, l’ultima sarà Palermo il 22 e 23 maggio. In ogni centro sarà allestito un ‘villaggio’ dedicato ai giovani, dove potranno seguire diverse attività, ricevere informazioni e assistenza, e confrontarsi con le numerose realtà – istituzionali, commerciali e del terzo settore – che sostengono l’iniziativa.
“Sono stati giorni di scambio, conoscenza, studio e partecipazione – ha aggiunto Salerno – ci siamo confrontati su ciò che è stato fatto e sulle sfide da vincere nei prossimi anni. E in questa occasione abbiamo il dovere di ricordare come le stragi della guerra in atto in Ucraina siano in completa antitesi con i valori fondanti dell’Unione Europea. L’educazione alla cittadinanza democratica e l’educazione ai diritti sono fondamentali per diffondere i valori di pace, rispetto della vita umana e solidarietà”. “Partendo dai diritti dei bambini e dei giovani fino all’intelligenza artificiale, – ha concluso la responsabile dell’Istruzione – questi tre giorni hanno saldato la cooperazione e il dialogo tra educatori, formatori, istituzioni, organizzazioni e associazioni compiendo un altro passo in avanti verso un futuro migliore per i giovani europei”.