Ragazze e ragazzi del quartiere Falchera impegnati in prima linea nella lotta contro il bullismo e il cyberbullismo.
Sono gli studenti della scuola ‘Da Vinci Frank’, in via degli Abeti 13, promotori insieme al corpo docente, delle attività presentate questa mattina in occasione della Giornata Nazionale contro il Bullismo, istituita il 7 febbraio del 2017, su iniziativa del Ministero dell’Istruzione, per sollecitare tutte le istituzioni educative e scolastiche a schierarsi unanimemente contro questo fenomeno.
Il bullismo è una forma di comportamento sociale violento, intenzionale, di natura fisica e psicologica, ripetuto nel corso del tempo e attuato nei confronti di persone considerate come bersagli facili e/o incapaci di difendersi. Gli ambienti scolastici e, più in generale, i contesti sociali riservati ai più giovani, sono i luoghi tipici in cui avvengono tali atti, ma sono sempre più frequenti anche in spazi virtuali come chat e social network (cyberbullismo).
Nel corso della mattinata un gruppo di studenti ha accolto gli ospiti eseguendo un brano, cui ha fatto seguito il saluto delle istituzioni e la testimonianza di una docente sul lavoro realizzato dalla scuola lo scorso anno scolastico, in collaborazione con Reparto di Prossimità della Polizia Locale del Comune di Torino per contenere e risolvere in maniera proficua e tempestiva alcuni episodi di bullismo e cyberbullismo che si sono verificati. “Qualche giorno fa – ha raccontato la docente -, in occasione della preparazione dei testi per questo incontro, le due persone coinvolte si sono commosse e si sono abbracciate. Un gesto significativo frutto della consapevolezza acquisita con il percorso che abbiamo avviato con i ragazzi”.
Poi sono intervenuti i protagonisti, le studentesse e gli studenti, che hanno letto le testimonianze anonime raccolte nelle classi sugli episodi di bullismo di cui sono stati vittime alcuni loro compagni. “A volte – legge Hoque – si pensa che il bullismo verbale non conti. Ma dopo che tutti i giorni le persone attorno a te ripetono in chat che non vali niente, ti insultano e a scuola ti emarginano, non ti invitano e ti prendono in giro… Poi inizi a credere anche tu di non valere più niente, di meritare davvero quelle cattiverie”.
Nelle parole di Roberta il riconoscimento del lavoro svolto dal Reparto di Prossimità “Molti quando vedono episodi di bullismo cercano di allontanarsi per non rimanere invischiati. Gli incontri con la polizia ci hanno dato la consapevolezza che, invece, è necessario fare sempre la cosa giusta e avere coraggio di parlare”.
Tutte le classi della scuola hanno potuto seguire l’evento collegati in streaming, per ottemperare le norme anti Covid.
Il territorio torinese, da anni, è in prima linea nel contrasto al fenomeno del bullismo e cyberbullismo attraverso la prevenzione negli ambienti più a rischio e la coprogettazione di iniziative di giustizia riparativa che coinvolgono vittime, autori, famiglie e comunità.
L’Amministrazione Comunale ha recentemente sottoscritto con la Procura per i Minorenni, l’Università di Torino, l’Asl Città di Torino e il privato sociale, due protocolli d’intesa: Sicursè che vede la creazione della prima rete esistente in Italia per l’adozione di politiche che contrastino questo fenomeno, in particolare attraverso la promozione di percorsi educativi e di contrasto a ogni forma di discriminazione, il sostegno ai progetti di educazione alla cittadinanza e alla legalità all’interno della programmazione educativa e la gestione coordinata e condivisa dei percorsi di giustizia riparativa per i reati commessi da minori e Ricomiciamo incentrato sui percorsi di giustizia riparativa per tutti i reati commessi da minori.
Il Reparto di Prossimità opera in collaborazione con le scuole, la Procura dei Minori e vari enti del privato sociali, in particolare con Asai, l’associazione che coinvolge i ragazzi in attività di giustizia riparativa facendo svolgere loro mansioni responsabilizzanti all’interno di un cammino di consapevolezza del disvalore del gesto compiuto. Nel 2021 sono stati realizzati 30 percorsi di riconciliazione.
Nell’anno scolastico 2020/2021 sessantuno operatori della Polizia Locale della Città di Torino sono stati impegnati nelle attività di contrasto al bullismo: hanno eseguito 650 interventi in 110 scuole e coinvolto 295 classi/gruppi per un totale complessivo di 7086 ragazze e ragazzi.
Gli operatori del Reparto svolgono corsi di formazione per gli adulti (insegnanti e genitori) e attività educative e di sensibilizzazione preventive nelle scuole – primarie e secondarie di primo e secondo grado – quando viene segnalato un episodio di bullismo, cui seguono interventi mirati se la situazione lo richiede. In questa fase viene attivata la rete istituzionale di cui fanno parte Procura dei Minori, Comune di Torino, istituti scolastici interessati e privato sociale.
L’incontro è terminato con un confronto tra le ragazze, i ragazzi e i rappresentanti di enti e istituzioni che hanno partecipato all’iniziativa: la vicesindaca Michela Favaro, le assessore Comunali alla Sicurezza, Gianna Pentenero e all’Istruzione, Carlotta Salerno, la procuratrice del Tribunale per i minori, Emma Avezzù, il responsabile del Reparto di Prossimità della Polizia Locale del Comune di Torino, Elvis Castagnola, la dirigente Ufficio Scolastico regionale – Ambito di Torino, Tecla Riverso e per l’associazione Asai, Filippo Furioso.