Come deve essere una città per essere accessibile a accogliente per tutti? Una città può considerarsi veramente accessibile se ha edifici e spazi urbani privi di barriere architettoniche e sensopercettive, se il sistema di trasporto pubblico è pienamente accessibile e fruibile, se dispone di un’offerta di proposte e programmi con itinerari accessibili e di operatori dell’accoglienza opportunamente formati.
Il turismo accessibile è la massima espressione di tutti questi obiettivi e rappresenta anche una indubbia attrattiva per valorizzare ulteriormente l’immagine di Torino sul panorama internazionale e ad innalzarne l’appeal in quanto meta turistica.
La Città di Torino ha organizzato oggi, in occasione della Giornata Internazionale delle persone con Disabilità, un convegno sul turismo accessibile, con l’obiettivo di fare il punto della situazione ad oggi, in ordine all’accessibilità dei musei, degli alberghi, di cinema e teatri, di negozi e ristoranti, del trasporto pubblico locale.
E’ stata l’occasione per riunire attorno allo stesso tavolo tutti i soggetti che, a vario titolo, si stanno impegnando per promuovere l’inclusione delle persone con disabilità. Con l’auspicio, anche in questi tempi difficli, di valorizzare buone prassi, nuovi progetti a breve e medio termine e stimolare un confronto costruttivo per lavorare insieme ad una Torino per tutti, pronti per una ripartenza.
Come ha ricordato la Sindaca Chiara Appendino, intervenuta in un videosaluto iniziale, per rendere una città accessibile e quindi accogliente “occorrono investimenti per abbattere le barriere architettoniche ma è necessario anche investire nella cultura per abbattere le barriere mentali”.
Poi il convegno ha visto quale primo intervento quello del Disability Manager della Città Franco Lepore che ha sottolineato: ”Il turismo accessibile è caratterizzato da diverse realtà che devono lavorare in sinergia tra di loro. Inoltre occorre prestare la massima attenzione alle informazioni che si danno in ordine all'accessibilità, pertanto la comunicazione deve essere coordinata, completa e corretta. La piena inclusione delle persone con disabilità si ottiene solo con la collaborazione tra Istituzioni, Associazioni e cittadini. Una società maggiormente inclusiva è una società più giusta”. Franco Lepore, ha anche sottolineato “Turismo Accessibile è sinonimo di libertà. Libertà di scegliere dove andare e di andarci autonomamente”.
D’accordo anche l’assessora ai Trasporti e alla Mobilità Urbana Maria Lapietra: “ la città accogliente è la città di tutti, una città dove la persona disabile si possa muovere in modo indipendente e sicuro grazie ai trasporti che la mobilità pubblica mette a disposizione”.
Sul tema è intervenuta anche la Disability Manager Gtt Rita Gambino, ricordando gli ultimi investimenti fatti su bus e tram di persone con disabilità: per spazi attrezzati per carrozzelle, pavimenti ribassati (senza gradini), sistema audiovisivo e sonoro di annuncio fermata.
Nel suo intervento l’assessore al Commercio e Turismo, Alberto Sacco, ha ricordato come nei mesi scorsi si siano avviati tavoli di confronto a cadenza regolare con il Disability Manager e la Consulta Persone in Difficoltà; mentre un’importante novità è in arrivo per i prossimi mesi, e cioè una delibera che renderà obbligatoria, per gli organizzatori di eventi a carattere commerciale su suolo pubblico, l’adozione di linee guida (con parametri studiati insieme al Disability Manager e alla Consulta Persone in Difficoltà) per rendere l’evento stesso accessibile a tutti.
Sempre relativamente al turismo, Marcella Gaspardone Dirigente di Turismo Torino ha aggiunto: “Accogliere al meglio tutti i visitatori è da sempre la mission della nostra ATL. Dai Giochi Paralimpici di Torino 2006, che hanno dato una spinta forte di sensibilizzazione al tema dell’accessibilità, il settore turistico ha iniziato a progettare un’offerta turistica inclusiva: saper accogliere i turisti con esigenze specifiche significa conoscere i bisogni di questo target. Fondamentale è l’adeguamento del sistema ricettivo per accogliere “tutti” ma occorre che siano anche accessibili tutte le componenti di una vacanza: attività culturale, attività sportiva, ristorazione, solo per citarne alcune, e a questo Turismo Torino e Provincia ha lavorato negli anni con l’obiettivo di poter comunicare la città come destinazione turistica inclusiva”.
L’assessora alla Cultura Francesca Leon dopo aver evidenziato come il tema della disabilità vada approcciato in maniera olistica, ha spiegato come a questo proposito il lavoro della Cultura di questi anni si sia spinto principalmente in due direzioni: la prima, svolta con e grazie ad Abbonamento Musei – per cui è intervenuta Simona Ricci – è stata quella di verificare l’accessibilità delle strutture museali già presenti sul territotro. La seconda, quella di progettare l’accessibilità, cioè quella di porsi il problema di creare strutture a destinazione culturale già accessibili in partenza, e fruibili non solo da disabili motori, ma anche visivi, uditivi e cognitivi. Ciò significa anche poter ottimizzare e risparmiare tempo e risorse: d’accordo anche Giovanni Laiolo, Presidente Uici intervenuto a rappresentanza delle associazioni disabili: la collaborazione tra Enti Pubblici e Associazioni disabili è fondamentale e strategico.
Rifacendosi all’intervento di Leon, Luigi Boggio, presidente Agis Piemonte e Valle d’Aosta ha confermato il lavoro fatto nelle sale cinematografiche per permettere alla persona di partecipare in modo autonomo all’esperienza di fruire della pellicola cinematografica, “anche se – conferma – c’è ancora tanto da fare. Per fortuna nel mondo del cinema, e del cinema torinese, esiste molta attenzione al tema della disabilità”.
Collaborazione, comunicazione e formazione sono stati i punti fondamentali toccati anche dai rappresentanti delle categorie del Commercio – con il Presidente Confesercenti Giancarlo Banchieri, della Ristorazione – con il Presidente Epat Alessandro Mautino e Alberghiera – con Federico de Giuli , al fine di migliorare l’accoglienza nelle strutture. In particolare Federico de Giuli, presidente GTA, ha insistito sull’importanza di una normativa unica regionale o sovraregionale per una migliore e più comprensibile accoglienza dei turisti disabili, in modo da offrire una reale possibilità di scelta fra strutture ricettive. Infine, formazione e chiara comunicazione di ciò che già offre il territorio al turista disabile sono le basi di un’accoglienza turistica inclusiva anche per Gianni Ferrero di Turismabile e Cpd.
Ha concluso il Disability Manager: “I mesi prossimi potranno essere il momento ideale per ri – progettare il turismo come uno strumento di conoscenza ed emancipazione personale, e sarà indispensabile garantire l’accesso all’esperienza turistica a tutti i cittadini a prescindere dalle loro condizioni personali, sociali, economiche e di qualsiasi altra natura. Le destinazioni turistiche sempre più verrano scelte in base al fattore Turismo accessibile: un insieme di strutture e servizi messi a disposizione di persone con disabilità o bisogni speciali in modo che esse possano godere della possibilità di viaggiare, alloggiare e prendere parte ad eventi senza incontrare problematiche o difficoltà in condizioni di autonomia, ma anche di sicurezza e comfort”.
Durante il convegno è stato presentato il video “AccessibiliTo – la città è di tutti”, per la sensibilizzazione sulle difficoltà nella mobilità delle persone con disabilità.