Si chiama Olli, è un minibus elettrico a guida autonoma realizzato assemblando parti stampate in 3D: un prodotto per la mobilità urbana sostenibile, innovativo dal punto di vista tecnologico, progettato ponendo particolare attenzione alle caratteristiche di accessibilità e rispettoso dell’ambiente.
Da oggi, a Torino, inizia la sua avventura (il testing su strada): un periodo di prova che durerà quattro mesi, durante i quali lo shuttle svolgerà servizio di trasporto all’interno del campus ITCILO.
Portare la sperimentazione di Olli nel capoluogo piemontese, la prima del genere in Italia, è il risultato di un lavoro sinergico internazionale svolto in collaborazione tra Città di Torino, ITCILO, Reale Mutua e Local Motors e, al contempo, l’esito di una sfida tra città europee, il challenge internazionale di Local Motors, vinta lo scorso anno da Torino (insieme ad Amsterdam) per la selezione dei migliori contesti urbani di sperimentazione dello shuttle a guida autonoma.
‘L’arrivo e l’avvio della sperimentazione di Olli – ha sottolineato la sindaca Chiara Appendino nel corso della presentazione alla stampa della navetta – segna un nuovo successo per la Torino che, attraverso un lavoro di squadra che coinvolge istituzioni pubbliche, sistema universitario e mondo delle imprese, ha creato le condizioni per proporsi a livello internazionale come attrezzato laboratorio urbano per il testing di soluzioni tecnologicamente innovative, con forte attrattività per le imprese, a elevato impatto sociale e, elemento tutt’altro che da sottovalutare, concepite con attenzione alla sostenibilità ambientale’.
A partire da oggi dunque, dipendenti e ospiti del campus ONU ITCILO potranno spostarsi utilizzando Olli e, fino al prossimo maggio, il mezzo a guida autonoma potrà essere così testato in condizioni di mobilità reali e simili a quelle di una strada cittadina.
La visione legata a questa iniziativa va ben oltre la scelta di una particolare tecnologia, perché punta alla realizzazione di una progettualità condivisa con soggetti locali e internazionali per meglio affrontare il cambio di paradigma richiesto dalla mobilità del futuro.
A cominciare dall’ambiente e dal territorio, grazie anche al coinvolgimento del partner IREN, che ha da tempo ampliato la propria area di business al campo della mobilità elettrica, e che potrà quindi garantire un impatto ambientale leggero grazie alla fornitura di fonti energetiche pulite per la carica dello shuttle.
La guida autonoma richiede un cambio radicale del modello di responsabilità e protezione dai rischi che verosimilmente si sposterà da un conducente in carne ed ossa a un’intelligenza artificiale, aspetto questo che grazie al significativo contributo al progetto di Reale Mutua in qualità di main sponsor potrà essere oggetto di studio, sperimentazione e innovazione.
L’assessore all’Innovazione, Marco Pironti, ha evidenziato che “la mobilità del futuro implica un necessario cambio di paradigma, che va ben oltre la tecnologia. Ha impatti nuovi su sostenibilità ambientale e per i cittadini, nuovi servizi a valore aggiunto – come innovativi modelli assicurativi -, forme di collaborazione tra attori dell’innovazione e dell’ecosistema, nuovi sistemi di produzione come l’additive manufacturing e stampa 3D, nuove competenze da creare e professionalità da definire. La visione sistemica che caratterizza questa sperimentazione – ha aggiunto Pironti – ci rende orgogliosi. La nostra strategia per l’innovazione ‘Torino City Lab’ può solo ambire a crescere con progettualità di respiro internazionale come questa, rendendo la nostra città terreno fertile e attrattivo di idee, innovazioni e investimenti per player del territorio ed esteri”.
Una delle caratteristiche specifiche dello shuttle Olli è rappresentata dalle modalità di produzione delle sue componenti che presentano varie parti stampate in 3D, un aspetto rilevante per Torino poiché tema delle attività di sviluppo di nuove tecnologie svolte dal Competence Center per l’industria 4.0.
Ricerca e innovazione del progetto, attuale e in prospettiva, su temi come intelligenza artificiale, user experience, mobilità, sono potenziate dal coinvolgimento dell’Università degli studi di Torino e, in particolar modo, dal suo centro per l’innovazione transdisciplinare ICxT.
La sperimentazione Olli nel campus delle Nazioni Unite coinvolgerà anche un team di supporto alla sperimentazione composto da giovani cittadini fruitori del “reddito di cittadinanza” e studenti universitari.
A proposito di collaborazioni nell’attività di testing, lo shuttle Olli a guida autonoma è predisposto per essere accessibile anche a persone diversamente abili e, sotto questo aspetto, per verificare l’efficacia di questa funzione, sono previsti momenti di confronto con l’ufficio disability manager della Città di Torino.