di Piera Villata
La Città di Torino, in collaborazione con il Coordinamento Regionale delle Donazioni e dei Prelievi di Organi e Tessuti, ha attivato la registrazione della dichiarazione di volontà sulla donazione di organi e tessuti all’Ufficio Anagrafe.
Da domani 19 luglio, i cittadini torinesi potranno esprimere la volontà in tema di donazione organi anche agli sportelli dell’Anagrafe di tutto il territorio cittadino, all’atto di richiesta di emissione della carta d’identità elettronica.
La donazione di organi e tessuti può avvenire solo con il consenso espresso in vita dalla persona donante.
La manifestazione di tale volontà costituisce una facoltà e non un obbligo.
Possono esprimerla solo i cittadini che hanno compiuto la maggiore età. La dichiarazione è modificabile in qualsiasi momento da parte di chi l’ha effettuata.
Grazie alla sinergia messa in campo con il Centro Regionale Trapianti della Regione Piemonte, anche il Comune di Torino può avviare questo importante servizio al cittadino.
Si tratta di una modalità ulteriore tra quelle già offerte dal Sistema Nazionale Trapianti, che prevede di poter esprimere la volontà presso le ASL o l’AIDO: tale sistema consentirà al cittadino di dichiarare la scelta senza adempimenti ulteriori ad altri sportelli.
A tal fine, il personale degli Uffici Anagrafici è stato appositamente formato attraverso i corsi gestiti direttamente dal Centro Regionale Trapianti.
Una formazione specifica mirata ad acquisire le necessarie competenze su un tema delicato e che consentirà di illustrare e proporre in modo adeguato la facoltà di scelta al cittadino.
“Attualmente – ha spiegato l’assessore ai Servizi Anagrafici Paola Pisano – sono 213 i comuni in Piemonte che hanno deciso di aderire, per un totale di 44 mila persone. In Italia, ad oggi sono state oltre 2mila le dichiarazioni fatte di cui 94% favorevoli. È un’iniziativa importantissima, perché esprime la volontà e libertà del cittadino. Si tratta inoltre di un atto di solidarietà: come amministrazione puntiamo molto sulla trasparenza e il coinvolgimento attivo”.